Ansia per la propria salute, paura del contagio, senso di incertezza e rischio di isolamento: queste le principali difficoltà psicologiche ed emotive del post-Covid.
Se per molti la fase di quarantena è stato non solo un momento di difficoltà ma anche di riflessione e di riconquista di valori da troppo tempo dati per scontati, questa nuova normalità ci sta ponendo di fronte a nuove sfide.
Ecco perchè voglio lasciarti alcuni suggerimenti per affrontare al meglio il post-Covid utili soprattutto per chi si sente bloccato e desidera ritornare a vivere serenamente.
Gli effetti psicologici riscontrati durante e dopo l’emergenza Covid-19:
- stati di ansia generalizzata e crisi di panico
- pensieri negativi e rimuginio
- paura del contagio e tendenza all’ipocondria
- preoccupazione per il futuro
- preoccupazione per le proprie relazioni
- frequenti reazioni di rabbia e frustrazione
- rischio di isolamento sociale
- paura della solitudine
In quale di questi ti riconosci e cosa fare se ti accorgi di soffrirne?
Per affrontare gli effetti psicologici e le sfide della nuova normalità è necessario prima di tutto riconoscere quando stanno diventando difficili da gestire.
Ecco alcuni approfondimenti che sono certa potranno esserti utili.
La nuova normalità nel post-Covid e il rischio di isolamento
Il rischio di questa fase è di abituarsi ad una nuova normalità fatta di una realtà virtuale che spinge verso una vita sociale sempre più digitalizzata, in cui la distanza, invece della vicinanza apparirà più sicura per la propria salute.
La paura di essere contagiati potrebbe mettere in moto diverse modalità di evitamento delle situazioni sociali, fino a pensare che chiudersi in casa sia la soluzione migliore per evitare ogni tipo di contatto con persone e oggetti percepiti come pericolosi.
Il rischio quindi è di bloccarsi nell’isolamento.
L’ipocondria e l’ansia per la salute
Le malattie verso le quali si orientano le fissazioni ipocondriache sono proprio quelle più difficili da diagnosticare, con un esordio lento o improvviso: tumori, malattie virali, infarto, eccetera.
Ecco perchè questa emergenza sanitaria rischia di far emergere in molti l’ansia per la salute.
Al contrario di altri tipi di fobie che possono essere evitate, la paura delle malattie non permette di farlo. Per timore di essere contagiati (o di contagiare), si rischia di sentirsi perennemente in pericolo e di vivere in un costante stato di ansia e stress.
Così, per il terrore di ammalarsi, di soffrire o di morire, paradossalmente, non si riesce più a vivere.
La paura del contagio e la trappola dei rituali
L’unico rimedio per riuscire a placare l’angoscia finisce per far cadere nella trappola dei rituali, una serie di comportamenti messi in atto con l’obiettivo di scacciare la paura e i pensieri intrusivi.
I comportamenti patologici, come il lavarsi troppo spesso le mani, evitare oggetti o qualsiasi contatto sociale, finiscono per alimentare la paura e far crescere l’ansia.
Questi rituali, se ripetuti nel tempo, possono sfociare nel disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione.
Quando la paura del contagio si trasforma in panico
La paura di aver contratto il virus porta a focalizzarsi in modo eccessivo su ogni piccolo sintomo del proprio corpo. Così anche un innocuo segnale rischia di alimentare la paura.
L’ansia rivolta al proprio corpo conduce la persona a sforzarsi di tenere sotto controllo le reazioni fisiologiche, come il battito cardiaco, la sudorazione, le sensazioni di tremore.
Ma queste reazioni sono per loro natura spontanee e più si tenta di controllarle più si rischia di amplificarle, finendo per ottenere l’effetto opposto.
Ecco che arrivati a questo punto la paura causata dall’alterazione di questi segnali naturali del corpo rischia di degenerare in veri e propri attacchi di panico.
In altre parole l’intenzione certamente positiva di controllare la propria salute, se ripetuta in modo ossessivo rischia di trasformarsi in panico.
I sintomi tipici dell’ipocondria
I comportamenti che sono messi in atto dalla persona ipocondriaca, sono gli stessi che alimentano ansia e paura:
- Controllare ossessivamente il proprio corpo alla ricerca di sintomi fisici e ipotizzare possibili diagnosi
- Ricercare informazioni su internet riguardo ai propri sintomi
- Sottoporsi a continui controlli, visite mediche e accertamenti per tranquillizzarsi
- Cercare rassicurazioni dagli altri: parlare e lamentarsi dei propri disagi
- Agire dei rituali di controllo per scacciare i pensieri ossessivi legati alla paura per la salute, per esempio: lavarsi spesso le mani, ripetere più volte la stessa azione, etc.
- Manifestare comportamenti di evitamento: evitare di uscire di casa, evitare il contatto sociale, anche di incontrare i parenti, evitare di toccare oggetti per paura di essere contaminati, etc.
Cosa alimenta la paura del contagio e l’ansia da malattia:
Tutti questi comportamenti, reiterati nel tempo, non fanno altro che peggiorare le cose. Ecco perché:
- Creano un forte stato di angoscia e di tensione che impedisce di vivere serenamente.
- Alimentano ansia, panico e paure
- Invadono la mente di immagini e pensieri negativi legate alle malattie che impediscono di focalizzarsi su altro
- Non consentono alle sostanze di autoguarigione di attivarsi naturalmente
- Lo stress emotivo finisce per indebolire il sistema immunitario
- Bloccano l’energia creativa che permette di trovare soluzioni efficaci ai problemi
- Non permettono alle risorse interiori di svilupparsi ed emergere
Pensieri negativi e ansia per la salute
A tormentare la mente di chi soffre di disturbo ipocondriaco sono i pensieri intrusivi e ricorrenti rivolti al proprio corpo e alla propria salute.
Chi ne soffre, solitamente, tende a vedere “tutto nero” e a “pensare al peggio” in ogni situazione. Si descrive come una persona fragile e cagionevole di salute.
Alla base di tutto c’è una sofferenza di fondo, che se non affrontata in modo efficace può creare una totale sfiducia nelle proprie capacità e di conseguenza alimentare sentimenti di insicurezza, stati di angoscia, sconforto e bassa autostima che rischiano di alimentare paura, ansia e depressione fino a renderle croniche.
La buona notizia è che se è vero che di pessimismo ci si ammala, è però scientificamente provato che una mentalità più ottimista e positiva si può allenare.
In altre parole sul proprio mindset e sulla propria intelligenza emotiva, ci si può lavorare (la storia di Marco ne è una prova).
Cosa fare se soffri di ansia per la salute?
La prima cosa da fare è interrompere i rituali di controllo che scattano ad ogni minimo sintomo fisico. La preoccupazione di essere stati contagiati rischia di diventare un’ossessione.
Anche se questi comportamenti sono più forti di te interromperli non è difficile se sai come fare: puoi iniziare dai suggerimenti pratici della mini guida gratuita.
Puoi sfruttare questo momento di difficoltà per decidere di iniziare un percorso di crescita per potenziare il tuo benessere interiore e costruire il tuo equilibrio.
Come affrontare gli effetti psicologici post-Covid
- la prima cosa da fare è riconoscere le proprie difficoltà
- individuare le dinamiche che si mettono in moto ma che peggiorano le cose: es. comportamenti di controllo o di evitamento
- interrompere rapidamente queste reazioni impulsive prima che diventino croniche
- iniziare ad affrontare le situazioni esterne un passo alla volta per acquisire più sicurezza e fiducia
- se non si riesce da soli è importante chiedere il giusto aiuto.
E tu come stai affrontando questa nuova normalità?
Spesso la sofferenza è già esistente da molti anni e se non si riesce a gestirla, è importante fare un percorso terapeutico.
Ma non tutte le psicoterapie sono uguali. Non servono anni di terapie e non è necessario assumere psicofarmaci.
Il percorso terapeutico per essere efficace dovrà fornire strumenti pratici per accompagnare la persona verso esperienze concrete che le permettano di superare le proprie paure senza troppi sforzi e stare meglio in tempi brevi.
Solo in questo modo sarà possibile acquisire sicurezza e fiducia nelle proprie capacità, superare blocchi emotivi e tornare a vivere serenamente.
Mai come in questo momento, infatti, ci si è accorti di quanto il benessere interiore sia una risorsa fondamentale per poter reagire in modo costruttivo di fronte alle difficoltà, spesso inaspettate, che la vita a volte ci pone d’avanti.
Sta a noi decidere se vedere questi eventi come un ostacolo e lasciarci bloccare, oppure come una sfida da affrontare per fare un passo oltre nel nostro percorso di evoluzione.
Se non sai da dove partire inizia da questi suggerimenti pratici: clicca qui.
Mi auguro che questo articolo ti sia stato utile per capire come superare la paura del contagio e l’ansia per la salute e come affrontare al meglio gli effetti psicologici del post-Covid per ritornare a vivere con più serenità ed equilibrio la tua vita quotidiana.