Come guarire le ferite emotive (senza scavare nel passato): 5 suggerimenti pratici

guarire le ferite emotive

La prima cosa importante da sapere è che per guarire le ferite emotive non è necessario scavare nei ricordi del passato, né fare lunghi percorsi di psicoterapia alla ricerca delle presunte cause. 

Spesso, se non elaborate, le esperienze traumatiche e le ferite emotive possono sfociare in sintomi psicosomatici, distrurbi di ansia, attacchi di panico o depressione. Quando si è sopraffatti dal dolore potrebbe essere difficile riuscire a vedere una via di uscita.

Così per stare meglio si cerca di capire, di analizzare le cause dei propri problemi emotivi. Senza sapere che così facendo si rischia solo di stare peggio. 

Cercare le cause non aiuta a stare meglio

Non possiamo cambiare il passato. Eppure, spesso, ci si ostina a cercare lì, nel passato, l’origine delle proprie sofferenze.

Ma conoscere le cause del problema non aiuta a risolverlo. Anche perché spesso le si conosce molto bene. Non possiamo cambiare ciò che è già successo. Non serve sapere “perché” è accaduto ma “come fare” per uscirne (adesso).

Ci si dimentica che quello che serve conoscere non sono le cause ma le soluzioni. E queste non arrivano ragionando e rimuginando sui problemi. Emergono solo da uno spazio interiore profondo, di cui bisogna conoscere i linguaggi e le regole per attingere a quelle risorse di auto-guarigione contenute dentro di noi.

5 suggerimenti pratici per guarire le ferite emotive 

Vediamo alcuni errori da evitare e i primi passi pratici da seguire per guarire le proprie ferite emotive attivando le risorse inespresse che aiutano a rinascere e sentirsi subito meglio. 

#1. Evita le frasi tossiche

Ogni volta che senti affiorare frasi o domande che tentano di analizzare, capire e razionalizzare gli eventi che ti hanno creato sofferenza; ogni volta che un dubbio si affaccia alla tua mente, resisti alla tentazione di rispondere. 

Per farlo, ti basta ricordare che se rispondi a quelle domande tossiche troveresti solo altre domande e altri dubbi pronti ad assalirti e tormentarti. In questo modo non potrai lasciar andare il passato ma ne saresti fagocitato, perché lo stai trattenendo.

Piuttosto osserva quei dubbi, quelle domande, osserva e basta. Lasciale cadere, evitando di rispondere. Immergiti, invece, nelle tue sensazioni, anche se sono spiacevoli. Perché quella è l’unica via per riemergere e superarle. 

#2. Cambia sguardo e lascia andare il controllo

come guarire le ferite emotive del passato

Oltre alle domande tossiche di cui abbiamo appena parlato, anche le frasi che ti dici sono importanti. Il modo in cui ti racconti la tua storia o il punto di vista da cui guardi l’evento che ti ha ferito, determina il modo in cui ti senti.

Puoi scegliere se sentirti vittima dell’accaduto e lamentarti oppure chiederti qual è il dono di quell’esperienza e aprirti ad una visione più ampia.

Cambiare le parole ti permette anche di cambiare sguardo e quindi ti apre a nuove comprensioni a cui la mente razionale non può accedere. Per farlo serve immergersi nelle profondità interiori. È così che puoi attivare le tue risorse di auto-guarigione

Certamente, in alcuni casi, serve un percorso di crescita. La mente va conosciuta e allenata, così come le competenze emotive possono essere acquisite attraverso strumenti pratici da applicare nella vita quotidiana.

Ricorda: Tutto quello che ti segna, ti insegna. Non puoi controllare tutto ciò che ti accade nella vita ma è il significato che gli dai che fa tutta la differenza. 

Alcuni pensano che tenere duro renda forti
ma a volte è lasciarsi andare che lo fa.
Hermann Hesse

#3. Smetti di parlarne continuamente

Un’altra falsa credenza è quella che parlare dei propri problemi, permetta di risolverli. È esattamente il contrario: parlare dei problemi, alimenta i problemi

Questo perché parlare equivale a pensare, quindi più ne parli più ci pensi. Ma non pensi alle soluzioni, perché la tua mente è tutta orientata sul problema. Questo non significa che bisogna tenersi tutto dentro, assolutamente no. Ma è molto diverso parlarne per risolvere dal parlarne per cercare rassicurazioni o per sfogarsi. 

Spesso le persone che ti sono vicine rischiano di soffrire per la tua sofferenza, si sentono impotenti perché magari non hanno gli strumenti per aiutarti davvero. In altri casi, senza volerlo, potrebbero sminuire le tue sofferenze, facendoti sentire ancora più solo.  

Piuttosto è importante parlare con chi davvero può aiutarti. E con chi può indicarti la strada per uscirne.

Ecco perché un percorso di psicoterapia non dovrebbe essere uno sfogo fine a se stesso in cui ripeti quello che puoi dire ad un amico, o che ripeti tutti i giorni a te stesso. Dovrebbe invece essere uno spazio in cui si possono apprendere soluzioni concrete da applicare nella vita quotidiana per attivare le tue risorse.

#4. Impara a lasciar andare le tue emozioni, anche se sono spiacevoli

guarire le ferite emotive con la scrittura

Quando il dialogo interiore diventa incessante e riuscire a non parlarne risulta impossibile, quello che può aiutare è certamente la scrittura. Ma non sto parlando di un semplice diario. 

La scrittura infatti può essere utilizzata in molti modi e per fare in modo che diventi uno strumento terapeutico è importante rispettare alcune regole precise. 

Se non sai da dove partire, puoi farlo con l’aiuto della scrittura fluida, una tecnica di scrittura terapeutica che descrivo, passo per passo, nella guida gratuita Guarire le Ferite dell’Anima

Se scrivo ciò che sento è perché così facendo abbasso la febbre di sentire.Fernando Pessoa

Questo esercizio di scrittura terapeutica ti aiuterà a lasciar andare le sofferenze legate al passato che stai trascinando nel tuo presente e che ti impediscono di essere felice. Imparare a gestire le proprie emozioni è fondamentale per guarire le proprie ferite emotive e vivere serenamente. 

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Incluso nel corso trovi esercizi guidati, tecniche di visualizzazione avanzate e il Kit di Pronto Soccorso Emotivo con strumenti pratici da utilizzare al momento del bisogno. 

#5. Chiedi aiuto per stare subito meglio

A volte, per affrontare il dolore, può essere necessario un percorso terapeutico che possa aiutare a superarlo in tempi brevi (ricorda che non tutte le psicoterapie sono uguali). Se senti di aver bisogno di un aiuto più specifico non esitare a chiederlo. Risolvere situazioni di sofferenza può essere molto più rapido di quanto si creda.

Non sono necessari scavi nel passato e lunghi anni di terapie per risolvere, perché come spiega bene la parabola della freccia avvelenata, sarebbe dannoso e controproducente. Esistono, infatti, delle procedure terapeutiche che permettono di gestire la propria emotività in modo efficace per affrontare il dolore in modo costruttivo. Sono sufficienti pochi incontri per stare subito meglio.

Per approfondire…

Leggi l’articolo correlato: Lasciar andare il passato per ritrovare la serenità (Storia Zen) >>

Guarda questo video in cui ti parlo di alcuni errori e false credenze molto diffuse che è bene conoscere per evitare di trattenere il dolore troppo a lungo.

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5 commenti su “Come guarire le ferite emotive (senza scavare nel passato): 5 suggerimenti pratici”

  1. Buongiorno.
    Il mio fidanzato mi ha lasciata 8 mesi fa, ma io non riesco ad andare avanti. Abbiamo gli stessi amici, lui vorrebbe rimanere amico e vorrebbe che ci comportassimo normalmente dicendo che potrebbe che ma gari poi vorrà riprovare con me oppure no e rimanere solo amici. Questo mi tiene al palo.
    Credo che il problema grosso sia la mia autostima. Già bassa, ora che mi ha lasciata, sono gelosa di qualsiasi ragazza sia all’interno delle sue conoscenze, mettendomi a fare paragoni.
    Io mi trovo bella, ma vedo sempre qualcosa in più belle di altre. Tutte le cose che secondo lui sono “mancata” accentuano la mia bassa autostima e mi ritrovo a fare confronti con le altre vedendo in esse quello che lui non ha trovato in me.
    La psicoanalista da cui andavo mi diceva che le cause erano da ricercare nel passato, per risolverle nel presente, ma dal suo articolo leggo invece che non serve a nulla cercare le cause nel passato, bisogna lavorare sul presente.
    La mia domanda è questa: se non capisco nel passato cosa ha fatto scattare la mia bassa autostima, come faccio ad evitare che succeda ora?
    Inoltre da quando mi ha lasciata il mio fidanza, continuo a pensare a come sarebbe potuta andare se non avesse rotto e, a 36 anni, ho paura di non trovare più nessuno e che lui fosse l’uomo giusto per me. Sono triste e non riesco più a trovare la serenità (ed il fatto di avere gli stessi amici e quindi vederlo continuamente non aiuta, oltre al fatto di questa sua volontà di vedere come va da amici e che “magari potrebbe” evolvere non fa altro che tenermi legata a lui”.
    L’operatrice olistica da cui entrambi andiamo dice di lasciare aperte possibilità, di non focalizzarmi su quello che è stato, sulle colpe che abbiamo avuto entrambi. Di andare avanti, senza precludermi nulla (un suo ritorno o la possibilità di trovare qualcun altro). Ma per me, molto razionale (cerco sempre di capire i perché e i per come) è difficile. Non posso non pensare alle cattiverie che mi ha detto e ha fatto.

    Non so come comportarmi.

    1. Buongiorno Rita, mi era sfuggito il tuo commento. Proprio così scavare nel passato aiuta solo a rimanerne intrappolati perché non possiamo cambiarlo. Ma neanche pretendere di dimenticare quello che è accaduto, sforzandosi di non pensare. Le soluzioni sono nel presente e sono nelle emozioni che provi di volta in volta. Per sapere come fare nella pratica per lasciarle andare e liberarti dalla sofferenza, ti suggerisco di seguire i passi pratici che spiego nella guida “Guarire le ferite dell’Anima”, è gratuita e può aiutarti a superare questa difficoltà di cui mi hai parlato e a ritrovare la tua serenità. Puoi accedere da questo link: https://psicoterapiaolistica.it/gratis/

  2. Ciao io ho fatto diversi anni di psicoterapia e è da 40 anni che soffro di una patologia psicosomatica ansi attacchi di panico e depressione.mi sono sempre curato con psicofarmaci da psichiatri senza trovare una vera soluzione. Cosa mi consigli? Grazie!

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