La paura del giudizio degli altri può bloccare a tal punto da impedire di essere pienamente se stessi. Ci sono diverse trappole in cui si rischia di cadere. Conoscerle può aiutarti ad evitarle ma è anche il primo passo per uscirne.
Ti succede di farti condizionare da quello che pensano gli altri?
Oppure di dire sempre di sì anche quando vorresti dire di no?
La paura di essere giudicati o criticati e quindi rifiutati è una delle paure più diffuse. Ecco perché con questo post ho voluto rispondere a una delle domande che ricevo più spesso: come fare per superare la paura del giudizio degli altri?
Paura del giudizio degli altri: ecco le trappole in cui si rischia di cadere
Se questa paura prende il sopravvento ci si sente bloccati e si rischia di non riuscire più a muoversi per timore di deludere le aspettative altrui. Ma la cosa più grave è che si perde il contatto con se stessi.
Questa paura, infatti, può far cadere in dinamiche che possono assumere diverse sfumature e che sono vere e proprie trappole. Ecco quali sono.
#01 – La trappola di chi dice sempre di sì (la paura di non essere amati)
Se ti preoccupi per tutti e metti i tuoi bisogni sempre in fondo alla lista, finirai per non avere più tempo ed energie per te.
Per paura che gli altri si offendano si fa fatica a dire di no. Oppure si evita di dire quello che si pensa o per timore di ferire l’altro, di essere fraintesi e rifiutati. Per evitare conflitti e discussioni reprimi i tuoi bisogni e ti fai da parte.
Ma per comportarsi come gli altri si aspettano si finisce per non essere mai se stessi fino in fondo. Il rischio è quello di vivere con una maschera per cercare di far felici tutti e rendere infelice l’unica persona di cui dovresti preoccuparti: tu.
E io cosa voglio?
Cosa desidero?
Talmente ci si annulla per soddisfare i bisogni degli altri che non si riesce più a rispondere a queste domande. Si fa fatica a capire quali sono i propri desideri, i propri valori, non ci si conosce affatto. Ci si sente persi, senza una direzione.
Quando le pretese degli altri iniziano a stare strette ecco arrivare la rabbia, la frustrazione. Così i rapporti che tanto si cercava di proteggere finiscono per essere inquinate da esplosioni di rabbia. E più ci si reprime e più si perde il controllo.
Questa trappola ha molto in comune con la prossima. Sono quasi due lati della stessa medaglia.
#02 – La trappola del camaleonte
La dinamica che sto per mostrarti è conosciuta anche come “prostituzuone relazionale” ma ho voluto darle un nome più elegante. Se pensi al camaleonte ti è più facile riconoscere qual è la tendenza di chi cade in questa trappola.
Ci si intrappola con questa convinzione: “se mi comportassi liberamente, se mi mostrassi per come sono davvero, gli altri non mi accetterebbero.”
Così si inizia a comportarsi come gli altri desiderano (o si aspettano) per essere accettati e amati. Qual è la trappola?
Se ti comporti come vogliono gli altri e loro ti accettano, prima o poi inizierai a pensare che le persone ti amano solo perché ti comporto come loro desiderano. E che se ti comportassi diversamente non ti amerebbero davvero.
Quindi ti amano “per quello che fai” e non “per quello che sei”.
Ma io chi sono?
Questa è la domanda arrivati a questo punto.
Sì perché per non perdere l’altro si perde se stessi.
Questa è la trappola.
Si rischia di accontentarsi di relazioni in cui non ci si sente rispettati. Si accetta qualsiasi cosa pur di sentirsi amati dall’altro.
A quel punto si inizia a pensare di essere sbagliati, di non meritare amore. Qualunque sforzo per cercare di ricevere attenzioni sarà vano. Qualunque cosa fai non ti senti mai abbastanza.
Si finisce per non sentirsi capiti, ci si chiude, ci si sente soli e si rinuncia anche a desiderare, finendo per perdere ogni speranza di poter essere felici.
03 – La trappola del perfezionismo (la paura di non essere all’altezza)
Fare errori non è concesso.
Per paura di deludere le aspettative altrui, ci si impegna, sforzandosi sempre di più nel tentativo di essere sempre impeccabili per dimostrare a se stessi e agli altri il proprio valore.
Ci si sforza per fare meglio del proprio meglio per dimostrare a se stessi e agli altri di essere all’altezza. Questo può anche portare a raggiungere grandi traguardi… ma a che prezzo?
Se ti sforzi penserai che ci hai messo troppo impegno, per gli altri non è così difficile. Così alimenti il senso di inadeguatezza e finisci in una trappola che aumenta i livelli di ansia e frustrazione fino all’esaurimento.
Tanto tutto ciò che fai non è mai abbastanza.
Immagina poi se questa dinamica la si mette in atto nelle relazioni per ricevere amore e attenzioni.
04 – La trappola dell’evitamento (quando la paura del giudizio ti blocca)
In altri casi la paura del giudizio può essere un vero e proprio ostacolo. La paura di non essere all’altezza diventa un blocco che impedisce di agire.
Per paura di fallire si evita di mettersi alla prova, di porsi degli obiettivi perché si teme di non riuscire. Per paura di essere giudicati si evita di esporsi. Si perde la propria spontaneità. Si rinuncia alla propria libertà.
Spesso non ci si prova perché non si ha la certezza di riuscire. Ma questa nessuna può garantirla. Ci si dice “non gioco se non sono sicuro di vincere” ma la trappola in cui si cade è che “se non giochi è sicuro che non vinci”. Soprattutto non imparerai mai a farlo.
Se ti blocchi dimostri di essere incapace. Fare errori e sbagliare, invece, aiuta a allenare le proprie capacità. L’unico vero fallimento, quindi, è non provarci nemmeno.
Ogni volta che eviti ti senti al sicuro ma ci ti convinci di essere incapace. E alla fine lo diventi davvero. Questa è una trappola molto diffusa in chi soffre di ansia e attacchi di panico.
Abbiamo appena visto le 4 trappole in cui può far cadere la paura di essere giudicati e tutti i loro effetti.
E sai qual è il rischio più grande?
Perdere se stessi, la propria libertà. Soprattutto lasciarsi sfuggire la propria vita come sabbia tra le mani.
Il fatto che un po’ alla volta, senza accorgersene, si rinuncia ai propri sogni, alla propria realizzazione, alla propria felicità. Ci si accontenta, o meglio, ci si rassegna. E così ci si spegne.
Ma come evitare di cadere in queste trappole?
Come sbloccarsi dalla paura di essere giudicati
Sappi che non sono qui a rifilarti la “pozione magica” perché la verità è che non esiste.
Il più delle volte serve un percorso interiore che aiuti a ritrovare sicurezza e fiducia in se stessi e che, un passo dopo l’altro, aiuti a sbloccarsi e superare le proprie paure.
Questo post vuole essere quel piccolo semino che può aiutarti a riconoscere il primo passo per superare questa paura e liberare la tua mente (e la tua vita). A volte basta un cambio di prospettiva per sbloccarsi.
La prima cosa da fare è fare i conti con se stessi.
E se fossi proprio tu a giudicarti?
Il critico interiore è quella vocina che ti dice continuamente che non vai bene. Spesso ti fa credere che siano gli altri a pensare quello che ti dice. Invece a parlare sono le tue paure, le tue ferite e le tue convinzioni. E queste, per essere superate vanno riconosciute.
Per non farsi condizionare dal giudizio degli altri bisogna spogliarsi di tutti i condizionamenti e individuare le voci e i rumori del mondo che abbiamo lasciato entrare dentro di noi.
Bisogna ascoltarsi nel profondo per riconoscere, tra le tante voci, la voce della guida interiore e lasciarsi guidare per trovare la propria strada.
C’è una domanda che puoi farti per connetterti con la tua parte più profonda.
Prova a chiederti: cosa desidero davvero?
Cosa farei in questa situazione se la paura del giudizio non ci fosse?
Come mi comporterei se fossi libero?
Se non riesci a rispondere subito non preoccuparti. Continua a farti queste domande tutte quelle volte in cui senti che la paura del giudizio degli altri ti sta condizionando.
C’è una cosa importante da tenere a mente…
Ricorda questo:
Qualunque cosa fai può essere criticata.
Anche quello che non fai.
Quindi non c’è scampo è inutile scappare dal giudizio. Tanto vale essere liberi. Perché il rischio più grande sarebbe quello di rinunciare alla tua felicità per paura di ciò che pensano gli altri.
Mi auguro che queste parole possano ispirarti.
Non importa a che ritmo decidi di andare, perché ogni passo è importante. Ogni piccolo passo.
A te succede di farti condizionare dalla paura del giudizio degli altri?
Ti è mai successo di cadere in una di queste trappole?
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A me capita spesso di avere ansia sia per le cose brutte che belle. Dolore al petto, mal di pancia. Un pò di tutto. Uscirne nn è semplice. Ti senti chiusa. In un vicolo cieco.