Visualizzazione Creativa: una tecnica efficace per vivere meglio
Ecco alcuni suggerimenti pratici per utilizzare la visualizzazione nella tua vita evitando gli errori più frequenti

La Visualizzazione è un’attività naturale ma non sempre usiamo questa capacità della mente a nostro vantaggio.
Durante la giornata siamo spesso rapiti da immagini mentali legate al passato o da preoccupazioni riguardo al futuro. Queste fughe dal presente ci fanno perdere il contatto con il qui e ora.
Le Tecniche di Visualizzazione sono uno strumento efficace per la crescita personale, il cambiamento e l’auto-realizzazione. Imparare ad utilizzare il potere dell’immaginazione in modo consapevole può fare davvero la differenza nella nostra vita.

Tecniche di Visualizzazione e Cambiamento
Creare delle immagini nella mente non è un modo per staccarsi dalla realtà. La Visualizzazione può avere degli obiettivi precisi ed è una tecnica consolidata per aiutare ad affrontare le difficoltà quotidiane con il giusto atteggiamento.
La Visualizzazione è una rappresentazione mentale consapevole di qualcosa che non è presente davanti a noi in quel momento. Le immagini mentali possono appartenere al passato o al futuro, possono essere spontanee oppure volontarie.
Le Tecniche di Visualizzazione Creativa sono un efficace strumento terapeutico per ridurre lo stress, l’ansia o superare le proprie paure.
Aiutano a migliorare le prestazioni mentali e fisiche e a generare i cambiamenti desiderati in ogni ambito della propria esistenza. In fondo… tutto parte dalla nostra mente!
Visualizzare nel modo corretto, infatti, aiuta nel problem solving e permette di raggiungere obiettivi importanti. Attraverso la visualizzazione consapevole è possibile riprogrammare l’inconscio in maniera positiva, migliorare lo stato di salute e raggiungere un maggiore benessere, in tutte le aree della propria vita.
Perché la Visualizzazione (a volte) non funziona?
Alcune volte le visualizzazioni sembrano non funzionare causando stress e e frustrazione. Ma ancora più spesso accade che funzionano ma in modo negativo. È possibile imparare a guidare i nostri pensieri verso situazioni desiderate per raggiungere obiettivi e vivere al meglio. Per farlo però bisogna conoscere la propria mente, sapere come funziona… e fare molta pratica!
Altrimenti, si rischia di cadere nelle trappole del pensiero falso-positivo. La cosa importante è utilizzare l’immaginazione seguendo alcune regole precise. Ignorarle sarebbe come essere alla guida di una potentissima Ferrari ma senza avere la patente!
Il potere delle immagini e delle credenze

L’effetto della suggestione: immaginare è già essere
Attraverso la visualizzazione possiamo richiamare alla mente ricordi di eventi, luoghi e sensazioni fino a percepirli con i sensi proprio come se fossero reali.
Immaginare una tazzina di caffè, anche ad occhi chiusi, attiverebbe la corteccia visiva come quando la tazzina è proprio d’avanti ai nostri occhi. È scientificamente provato che un’immagine mentale può influenzare i nostri sensi tanto quanto un’immagine reale.
Nonostante ci sia molta differenza, il nostro cervello non è capace di distinguere tra un evento reale e uno immaginario. Per questo se la nostra immaginazione si fossilizza su contenuti spiacevoli ci capita di sperimentare tensioni mentali e fisiche. Allo stesso modo è vero anche il contrario. Ecco perché saper utilizzare queste tecniche è necessario per creare benessere nella propria vita ed evitare inutili tensioni.
La visualizzazione, infatti, è un processo che coinvolge mente, corpo e l’intera personalità in modo globale. Le tecniche immaginative, attraverso l’uso della suggestione agiscono sul tono muscolare e sul sistema nervoso e possono generare reazioni fisiche di piacere e rilassamento.
Le immagini influenzano le azioni
Studi scientifici hanno dimostrato che visualizzare una sequenza di azioni accende le regioni del cervello che eseguono quelle azioni. C’è quindi un collegamento diretto tra immagini mentali e azioni concrete.
Questo legame tra percezione visiva e azioni motorie è anche alla base dell’imitazione e dell’apprendimento. I neuroni specchio ne sono l’esempio. È grazie a questa capacità che possiamo apprendere nuovi comportamenti attraverso l’osservazione degli altri.
Ecco perché ciò che pensiamo può influenzare le nostre scelte. Ma ciò che pensiamo è influenzato a sua volta dalle esperienze precedenti e dalle emozioni che abbiamo vissuto in passato. Il segno che lasciano le esperienze si va a depositare nell’inconscio e va a costruire la nostra memoria emotiva.
La memoria emotiva e il film che si ripete

Quante volte ti sarà capitato di creare un “film mentale” su ciò che sarebbe accaduto in una determinata situazione?
E quanto quella proiezione mentale ha condizionato i tuoi comportamenti successivi?
Ogni volta che ci troviamo di fronte a delle situazioni reali nella nostra mente emerge, in modo automatico, un pensiero, sotto forma di immagine, che anticipa ciò che dovrà accadere. Questo è quanto è emerso dagli studi sulle immagini anticipatrici realizzate negli anni ’60 da Jean Piaget, celebre psicologo svizzero.
Se alcune volte queste fantasie ci mettono in guardia da possibili pericoli, accade più spesso che le previsioni siano molto più catastrofiche di ciò che potrebbe davvero succedere.
Come abbiamo visto prima, la mente non fa distinzione tra immaginazione e realtà e finisce per credere ai propri pensieri come fossero veri. Questo comporta un costante stato di ansia e tensione. Sarebbe sufficiente ricordarci di questo meccanismo per ridurre drasticamente le reazioni spiacevoli e la sofferenza legata ai propri pensieri.
Spesso le immagini che affiorano alla mente sono la proiezione di paure. Se non vengono gestite in modo corretto rischiano di penalizzarci. Il risultato è che tendiamo a proiettare la memoria emotiva del passato anche sul nostro presente. Finiamo così per realizzare proprio ciò che temiamo di più…

La profezia che si auto-realizza
“Se gli uomini definiscono certe situazioni come reali, esse sono reali nelle loro conseguenze” cit. W.Thomas
Ogni nostro comportamento, ogni nostra azione è originato e guidato da un pensiero. Le nostre credenze hanno il potere di influenzare la realtà. Così siamo condizionati da paure e aspettative proprio perché ci sembrano reali.
L’effetto Pigmalione è un esperimento psicosociale realizzato in un ambiente scolastico ma che può manifestarsi in qualsiasi contesto sociale. In maniera molto sintetica dagli studi è risultato che: se gli insegnanti credono che un bambino sia meno intelligente lo tratteranno, anche inconsciamente, in modo differente dagli altri. Il bambino interiorizzerà il loro giudizio e le loro aspettative su di lui comportandosi di conseguenza.
Le aspettative anche non verbalizzate hanno il potere di plasmare realtà e comportamenti. La profezia che si auto-adempie è quindi una previsione che si realizza semplicemente perché è stata formulata. È quindi la predizione stessa a generare l’evento nella realtà.
Non solo le aspettative e i giudizi degli altri hanno il potere di influenzare i nostri comportamenti. Ma soprattutto i pensieri che abbiamo su noi stessi hanno una valenza straordinaria sulle nostre azioni e sugli avvenimenti.
I pensieri non sono reali ma rischiano di diventarlo
“I nostri pensieri non sono solo semplici reazioni agli eventi. Essi cambiano il corso degli eventi.” M. Seligman
Ciò che pensiamo condiziona anche ciò che percepiamo. I nostri pensieri hanno un’influenza diretta sulle nostre reazioni. Possono innescare processi a catena e creare eventi capaci di indirizzare il nostro percorso di vita.
Se per esempio ti credi incapace di fare qualcosa occuperai la tua mente con il film di te che non sei capace. La tua mente ripescherà nella memoria tutte le volte in cui non sei stato capace. L’insicurezza nelle tue capacità ti porterà a non agire in modo efficace. In altre parole otterrai conferma di ciò che pensi.
Ma invertire la rotta è possibile.
Prova a focalizzare l’attenzione verso la tua riuscita, oppure richiama alla mente situazioni passate in cui ti sei sentito capace. Riuscirai a visualizzarti mentre agisci in modo diverso e in maniera efficace. Con il tempo raggiungerai risultati diversi. Le nuove esperienze ti aiuteranno a collezionare memorie emotive positive che aumentano il senso di auto-efficacia.
Questo non significa pensare che andrà tutto bene. Spesso, infatti, può essere molto utile pensare ai possibili ostacoli e rischi che si potrebbero incontrare. Quello che conta e visualizzarsi con le capacità e le risorse per affrontarli.
L’immaginazione è un ingrediente fondamentale nei processi creativi. È importante ricordare che quando visualizziamo stiamo dando un ordine al nostro inconscio. Il mondo interiore si esprime attraverso immagini più che tramite parole. Imparare a decifrare questo linguaggio è importante per vivere al meglio e realizzare se stessi.
Alcune regole per visualizzare in modo corretto e gli errori da evitare
- Inizia con il rilassamento: le immagini interiori affiorano quando il corpo e la mente sono libere da tensioni.
- L’emozione è il motore della visualizzazione. L’immagine mentale per essere efficace deve attivare le emozioni e i sensi.
- Le immagini interiori non sono solo visive: c’è chi visualizza meglio attraverso le sensazioni piuttosto che con le immagini.
- La visualizzazione non è un modo per fantasticare, per essere efficace va ancorata alla realtà.
- Non pensare all’obiettivo già raggiunto ma porta l’attenzione al processo, alle azioni per realizzarlo.
- La visualizzazione deve focalizzarsi sulle azioni mirate da mettere in pratica quotidianamente.
- Le immagini negative non vanno respinte: se emergono spontaneamente immagini di situazioni negative queste vanno accolte e trasformate.
- L’allenamento fa la differenza: visualizzare non è subito facile per tutti, occorre un po’ di esercizio.
- Apprendi questa tecnica con un training specifico: può esserti di aiuto intraprendere un percorso di coaching personalizzato che ti aiuti a raggiungere i tuoi obiettivi grazie all’utilizzo di queste (e altre) pratiche.
“La realtà che costruiamo l’abbiamo prima pensata.”
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Argomento appassionante e stimolante.
Grazie.
Adoro questo argomento e ho letto parecchi libri a riguardo. Tuttavia non condivido il punto n.5. I maggiori autori di testi sulla crescita personale affermano che bisogna sentirsi ed agire come se avessimo già raggiunto l’obiettivo, abbinando le emozioni a questa situazione.