Fame emotiva: le strategie più efficaci per imparare a gestirla. Scopri il segreto per resistere alle tentazioni e gestire gli attacchi di fame.
Quando arriva quel desiderio irrefrenabile non c’è dieta che tenga! La fame emotiva gioca un ruolo importante nelle nostre abitudini alimentari.
Stress ed emozioni, infatti, spingono spesso a cercare consolazione nel cibo con il rischio di cadere nella trappola del comfort food. Farsi consolare dal cibo può trasformarsi infatti in un’abitudine difficile da rimuovere.
In alcuni casi cercare conforto nel piatto può essere tanto irresistibile quanto dannoso, sia per la linea che per la salute.
Le tentazioni golose e gli attacchi di fame possono far vacillare la forza di volontà più invincibile! Le lusinghe della gola possono ostacolare anche le migliori intenzioni.
Neanche il desiderio di perdere peso può bastare per resistere agli impulsi della fame nervosa. Molte persone neanche in presenza di rischi per la salute riescono a modificare le proprie abitudini alimentari.
Ma perché è così difficile rispettare una dieta e cosa spinge a trasgredire quando si riesce ad iniziarla?
Perché le diete non funzionano (per sempre)
Le diete alimentari funzionano, quando si riesce a portarle avanti, ma spesso i loro effetti sembrano svanire appena si smette di rispettarle. Uno dei motivi che spiega perché le diete restrittive non funzionano è proprio il meccanismo del divieto.
Se eccessivamente rigide, le diete e i divieti finiscono per diventare fonte di stress. Si diventa soggetti ad episodi di fame nervosa che possono degenerare nelle abbuffate compensatorie.
Questi comportamenti alimentari “sfuggono al controllo di chi cerca di controllare” il proprio peso attraverso il conteggio delle calorie.
Che si tratti di una dieta per dimagrire o per correggere problemi di salute non è possibile escludere i fattori psicologici ed emotivi connessi con il cibo. Una dieta, anche la migliore, da sola non basta, occorrono strategie semplici e mirate per imparare a gestire la fame nervosa.
Le ricerche scientifiche dimostrano che i meccanismi coinvolti nell’alimentazione sono molto complessi. I fattori emotivi, i bisogni profondi, sono alla base dei nostri comportamenti, soprattutto nelle condotte alimentari.
Quella con il cibo è una relazione profonda, come una storia d’amore!
Non a caso sono molti i riferimenti scientifici che hanno esplorato le dinamiche affettive in relazione all’alimentazione. Per questo motivo per ottenere un dimagrimento a lungo termine è necessario un intervento integrato.
Non solo calorie, nel piatto anche le emozioni
Quando si parla di alimentazione o di dimagrimento non entrano in gioco solo le calorie. Molteplici sono i fattori che influiscono sul mangiare emotivo e che spingono a ricercare certi tipi di alimenti.
[Leggi anche Cibo e Psiche: le emozioni nel piatto.]
Possono attivarsi dinamiche profonde molto potenti che spesso sfuggono al nostro controllo. Per questo la maggior parte delle diete restrittive sono destinate a fallire a causa dei morsi della fame emotiva.
Nel caso in cui invece si ottengono dei risultati, questi solitamente non durano per sempre e si rischia di riprendere tutti i chili persi con fatica.
Proprio nei momenti di stress, come quando si segue una dieta troppo rigida, si è più predisposti a cadere nelle tentazioni e a cercare i cosiddetti “cibi di conforto”.
La fame emotiva e le trappole del comfort food
Il cibo di conforto diventa la soluzione apparente nei momenti di stress esembra il modo più facile per non sentire certe emozioni, compresa la noia.
Il rischio che possa diventare una dipendenza è sempre dietro l’angolo. Ma è davvero possibile attenuare lo stress attraverso alcuni tipi di cibo? E quali sono gli effetti sul corpo del comfort food?
Mangia che ti passa! Un’abitudine pericolosa
I cibi che si tende a ricercare in questi momenti hanno delle caratteristiche ben precise e generalmente sono ipercalorici. Sotto stress, infatti, siamo più attratti da alimenti dolci e grassi.
L’effetto che il comfort food ha sul nostro organismo può essere paragonato a quello di una droga. L’assunzione di determinati alimenti produce un rilascio di dopamina dal cervello che rinforza positivamente questi comportamenti di reazione allo stress.
Il problema, infatti, è che il cervello non distingue i comportamenti sani da quelli nocivi, è solo affamato di piacere, poco importa se sia positivo e reale oppure illusorio e dannoso.
La ricerca del cibo riesce a fornire una gratificazione immediata che allenta la morsa dello stress emotivo, pertanto tende a ripetersi nel tempo fino a diventare un’abitudine.
Nelle fasi di formazione delle abitudini, infatti, i processi decisionali si spengono lasciando spazio a comportamenti automatici e istintivi. E’ allo stesso modo che si possono formare e rafforzare le dipendenze alimentari.
Ecco perché lo stress fa ingrassare
Quando si è stressati, oltre ad ingerire più cibo, per di più ipercalorico, si riesce a smaltirlo sempre con più difficoltà, incorrendo non solo nell’aumento di peso ma anche in rischi importanti per la salute.
Lo stress, che apparentemente viene placato attraverso il cibo, finisce per diventare ancora più ingestibile. I ripetuti tentativi per perdere il peso accumulato non fanno altro che peggiorare la situazione ed il rischio è di sperimentare un senso di impotenza e di sconforto che abbassa notevolmente i livelli di autostima.
Anche per chi vanta anni di restrizioni caloriche, che ha passato una vita intera a provare tutti i tipi di diete, alla prima perturbazione emotiva rischia di rovinare giorni e giorni di sacrifici!
Si finisce così nel cedere alla tentazione, che nulla può competere con i jeans favolosi che aspettano nell’armadio o con il bichini mozzafiato da indossare in spiaggia… in un secondo la più ostinata forza di volontà è capace di sbriciolarsi, letteralmente!
La forza di volontà non basta per gestire la fame emotiva
Sicuramente non è pensabile limitarsi a suggerire a chi è in preda allo stress o a un’emozione forte di evitare di cedere ai comfort food, se è abituato a farlo.
Quella del mangiare emotivo rappresenta la “soluzione” più rapida, anche se solo apparente, per placare l’ansia ed il nervosismo e forse l’unica soluzione che si conosce.
Per di più non è sempre possibile, senza una strategia mirata, placare l’impulso spesso travolgente di chi ricorre non solo a piccoli e continui spuntini ma spesso ad abbuffate inverosimili.
L’eccessivo e rigido controllo non fa che aumentare la condizione di stress già esistente ed aumenta il piacere della trasgressione che verrà ricercata ancora con più forza.
Mangiare sano per stare bene: perché non è così facile?
Questo è certamente il modo migliore per dimagrire, stare bene e abbassare i livelli di stress.
Ma perché non è così facile rispettare le linee guida di una corretta alimentazione?
Uno dei motivi è che spesso non si conoscono le regole del corpo e le proprietà degli alimenti, perché c’è troppa disinformazione e ci si ritrova spesso a correre dietro all’ultima dieta last-minute.
Si pensa a perdere peso senza pensare a non perdere la salute! Si cercano soluzioni facili a breve termine e non ci si preoccupa degli effetti a lungo termine, che spesso comportano la ripresa dei chili con gli interessi in omaggio!
Attraverso alcuni accorgimenti si può perdere peso in modo naturale, senza sforzo e senza diete. Se si riesce a gestire la fame emotiva è possibile evitare di ingrassare anche nei periodi più stressanti.
Solo dopo aver imparato a controllare gli attacchi di fame, sarà possibile seguire abitudini alimentari più sane, senza troppi sforzi.
Le soluzioni più efficaci per gestire la fame nervosa
Senza diete e sacrifici ma con alcuni semplici accorgimenti è possibile gestire la fame nervosa e fare pace con la bilancia, una volta per tutte.
Vediamo alcune indicazioni e suggerimenti pratici che puoi iniziare subito ad utilizzare. Trasformare il cibo da nemico ad alleato per il tuo benessere è possibile ed è più semplice di quanto si possa pensare.
1. Riconosci la fame emotiva
Riconoscere il mangiare emotivo è il primo passo. Mentre la fame fisica arriva in modo graduale, la fame emotiva coglie all’improvviso, è difficile da placare perché richiede una soddisfazione immediata. Quando si avverte la sensazione di pienezza allo stomaco la fame fisica si esaurisce,la fame nervosa invece, sembra non avere limiti.
Cosa fare se l’impulso è molto forte? Non si può negare o sopprimere il desiderio, altrimenti diventerà ancora più potente ed ingestibile. Se proprio non si riesce a resistere, occorre seguire alcune mosse precise per limitare i danni e in seguito disattivarlo.
2. Trasforma il comfort food in una risorsa
Una prima strategia efficace può essere quella di selezionare e scegliere in anticipo dei comfort food più sani. E’ necessario iniziare dal supermercato, scegliendo con cura ciò che si inserisce nel carrello, pensando che finirà nella nostra dispensa.. a portata di mano.
Essere consapevoli delle scelte alimentari non è facile, è necessario informarsi e imparare aleggere le etichette. Scegliere delle pietanze ‘salvagente’, degli alimenti che non facciano male alla salute ma soddisfino il palato.
Pensare in anticipo a dei piatti sani per coccolarsi nei momenti di sconforto o in situazioni di stress eccessivo può essere una soluzione.
3. Concediti la trasgressione controllata
Affinché il desiderio del proibito non diventi irrefrenabile occorre di tanto in tanto concedersi una piccola dose di trasgressione.
In questo modo si renderà anche la propria dieta meno rigida, più varia, e quindi anche più salutare. Vietarsi continuamente alcuni alimenti e catalogarli come “cibi proibiti” è controproducente e non si fa altro che aumentare l’intensità del desiderio.
L’unico modo per liberarsi di una tentazione è cedervi. Oscar Wilde
4. Siediti a tavola con il piacere
L’incontro con il cibo deve essere un momento piacevole. Chi ha l’abitudine di mangiare “una cosa al volo”, magari senza neanche sedersi a tavola, rischia di mangiare di più e male.
A tavola trattati come un ospite, apparecchia con cura e scegli pietanze che soddisfano anche il palato. Mangiare sano non significa mangiare solo cibi lessi e sconditi.
5. Ritrova il giusto peso con l’intelligenza emotiva
Puoi gestire la fame nervosa e dimagrire in modo naturale imparando a gestire le emozioni. L’intelligenza emotiva è fondamentale per ridurre lo stress e gli attacchi di fame.
Le ricerche scientifiche dimostrano che l’incapacità di gestire le emozioni può comportare seri rischi, sia per il peso, che per la salute. Se le emozioni non vengono ascoltate rimangono attive e possono manifestarsi sotto forma di nervosismo, tensioni, disagi fisici e disturbi psicosomatici.
Queste strategie possono certamente essere un ottimo modo per imparare a gestire la fame nervosa, ma non possono essere l’unica soluzione. Oltre a conoscere le regole di una sana alimentazione occorre anche imparare a gestire le proprie emozioni.
Come ritrovare l’armonia con il cibo e con il corpo
Per dimagrire non basta perdere peso, dopo bisogna mantenerlo stabile, questa è la parte più faticosa! Anche se le diete, quando seguite alla perfezione, possono dare i loro effetti, per non tornare alle vecchie abitudini, evitare di riprendere i chili persi o incorrere in rischi per la salute, è necessario apprendere un modo di pensare nuovo e un modo di agire differente.
L’alimentazione può essere una risorsa per nutrire il corpo, la mente e l’anima.
Trasformare l’incontro con il cibo in qualcosa di piacevole, è possibile: clicca qui per saperne di più e scopri come puoi imparare le regole di un’alimentazione equilibrata e gestire la fame emotiva.
Rafforzare il sistema immunitario e la salute ti aiuterà a ridurre notevolmente l’impatto dello stress e superare gli eventi quotidiani. Con una gestione equilibrata e sana dell’alimentazione è semplice avere più energia per raggiungere i propri obiettivi e realizzare se stessi.
Per evitare gli attacchi di fame emotiva è importante imparare a gestire le emozioni spiacevoli, per sapere come fare accedi subito ai suggerimenti pratici della mini guida gratuita.