Eccoci al nostro appuntamento con la Rubrica Psicodomande in cui rispondo alle domande più frequenti che ricevo ogni giorno. Il tema di oggi è uno di quelli più caldi e richiesti e riguarda i pensieri negativi.
“Grazie per questa bella iniziativa e opportunità. Io vorrei chiedere perché si fanno pensieri negativi e da cosa nascono? Dalla nostra esperienza del passato (es. traumi o comunque esperienze che ci hanno spaventato) e quindi in base a questa percepiamo e reagiamo il/sul mondo?” Alessandra
La domanda che mi ha posto Alessandra va a toccare diversi punti critici che spesso mandano in confusione e che andremo ad approfondire in questo post.
Perché si fanno pensieri negativi?
La prima cosa da sapere è questa:
La nostra mente è programmata per la nostra sopravvivenza, non per la nostra felicità.
Il suo compito è quello di proteggerci da potenziali pericoli, per questo produce pensieri negativi in continuazione. Per fare al meglio il suo lavoro spesso esaspera il rischio, pensando al peggio, non per spaventarci ma per prepararci.
Una funzione importantissima, visto che ci ha permesso di sopravvivere ed evolvere per milioni di anni. Ma questa è una caratteristica della nostra mente che, se non si conosce, rischia di spaventare e mandare in allarme.
Quindi se ti è mai successo di pensare “se faccio questi pensieri c’è qualcosa che non va in me…” leggi bene questo articolo perché ti aiuterà a conoscere meglio la tua mente e i tuoi pensieri per ridurre il loro impatto emotivo.
Come gestire i pensieri automatici e intrusivi: errori da evitare
Se vuoi vivere con più serenità e non farti sopraffare dai pensieri negativi, la mente va conosciuta e allenata. È importante sapere come funziona per riuscire a gestirla. Sì perché non sono i pensieri negativi il problema ma come tu reagisci a quei pensieri.
In verità, i pensieri sono come nuvole nel cielo: si formano spontaneamente e, altrettanto spontaneamente se ne vanno. Ma solo se non interferiamo. Un pensiero negativo, infatti, che andrebbe via spontaneamente può facilmente diventare un pensiero intrusivo se si mettono in atto una serie di reazioni.
Ecco alcuni errori frequenti che ti impediscono di liberare la mente dai pensieri negativi:
- Spaventarsi dei pensieri come fossero veri
- Sforzarsi di non pensare a quei pensieri
- Cercare di reprimerli o censurarli
- Tentare di cancellarli
- Cercare di distrarsi per non pensare
- Iniziare ad analizzarli
- Cercare di verificare ogni dubbio
- Chiedersi perché si è pensato quel pensiero
- Giudicarti per quello che hai pensato
- Dirti che c’è qualcosa che non va in te
Se ti riconosci in almeno una di queste azioni, sappi che questi sono i modi migliori per peggiorare le cose e rendere i pensieri sempre più intrusivi, fino a trasformarli in vere e proprie ossessioni.
Queste dinamiche di reazione, infatti, sono la strada che porta a costruirsi un disturbo ossessivo che andrà trattato con l’aiuto di un percorso terapeutico specifico. Ma non approfondiremo qui questo aspetto più clinico.
Quello che vorrei passarti è che la cosa importante non sono i pensieri, né il loro contenuto, ma il modo in cui tratti i tuoi pensieri. In altre parole è importante accorgerti se stai alimentando i tuoi pensieri di energia, rischiando di ingigantire il loro impatto emotivo, invece di lasciarli andare spontaneamente.
Liberarsi dai pensieri negativi: lasciarli scorrere senza trattenerli
Una mente disciplinata guida alla felicità, una mente indisciplinata guida alla sofferenza. – Proverbio zen –
Come accorgerti se stai trattenendo i pensieri negativi e cosa fare per liberare la mente?
Più dai spazio ai tuoi pensieri, ad esempio sforzandoti di non pensarci, più darai loro la tua attenzione e più li rifornisci di energia. Non puoi non pensare a qualcosa volontariamente perché l’effetto che otterrai sarà quello di pensarci ancora di più.
Se i pensieri sono domande e dubbi, invece, più cerchi risposte e più ti perdi in un labirinto senza via di uscita. Ogni risposta non sarai mai certa o definitiva e avrà l’effetto di suscitare un altro dubbio, quindi un’altra domanda. Come se una porta ne aprisse un’altra e poi un’altra ancora, creando solo confusione. Lo spiego anche in questo articolo sul rimuginio.
Pensare è una funzione spontanea della nostra mente, come la digestione per lo stomaco, e non possiamo intervenire volontariamente sforzandoci di non pensare. Possiamo però ostacolarla, interferendo proprio come ti ho appena detto, alimentando il rimuginio e la portata emotiva dei pensieri.
Questi tentativi di scacciare i pensieri che però finiscono per rafforzarli, sono causati dalla falsa credenza che i pensieri negativi siano pericolosi. Se non si conosce la loro vera funzione, si rischia, quindi, di cadere in queste trappole.
A cosa servono i pensieri automatici e qual è la loro funzione
Come ogni organo, il nostro cervello lavora in continuazione, processa informazioni e lo fa attraverso il pensiero. I pensieri possono essere inconsci o coscienti e possono riguardare il passato o il futuro.
In ogni caso, anche i pensieri negativi hanno una loro funzione. Il vero problema è non saperlo.
I pensieri anticipatori, ad esempio, sono immagini mentali che hanno la funzione di proteggerci da possibili pericoli. Sono quindi orientati al futuro. Come accade spesso, queste previsioni sono molto più catastrofiche di ciò che potrebbe davvero succedere.
Questo è un meccanismo di protezione: la mente esaspera il pericolo perché così sei preparato al peggio e hai più possibilità di sopravvivere di fronte ad un pericolo. Il vero problema è quando si crede ai propri pensieri come se fossero veri.
Un concetto fondamentale da sapere per evitare di andare in stati di ansia, che spesso rischiano di sfociare in veri e propri attacchi di panico.
La vera causa di sofferenza e infelicità, infatti, è spaventarsi dei propri pensieri iniziando un combattimento sfiancante sforzandosi di scacciarli (senza riuscirci) finendo invece per esasperarli fino a perderne il controllo.
Quando i pensieri negativi, invece, sono legati al passato spesso si associano ad emozioni di dolore, tristezza o rabbia. In questi casi la loro funzione è aiutarti a elaborare le esperienze spiacevoli.
Ecco perché i pensieri non vanno scacciati. Non vanno bloccati ma fatti defluire.
Come gestire i pensieri negativi e le emozioni con la scrittura
Per favorire questo processo di autoguarigione emozionale è importante accogliere le emozioni e i pensieri negativi quando emergono, riservando loro uno spazio all’interno della tua giornata.
Accogliendo i pensieri invece di lottarci contro gli darai modo di svolgere la loro funzione. Ti accorgerai presto che se questi pensieri sono funzionali non sono poi così negativi come pensi.
Può esserti utile la scrittura, ma per ricevere dei benefici è importante seguire alcune regole precise. Nella guida gratuita per superare la sofferenza emotiva spiego nel dettaglio l’esercizio che può aiutarti. Si tratta di una pratica di scrittura che mi piace chiamare scrittura fluida. Nella guida ti dico anche cosa non fare per evitare di far sanguinare le ferite rimuginando sul passato.
Da cosa nascono i pensieri negativi?
Ma da dove nascono i pensieri? Dalla nostra esperienza del passato? Da traumi, ferite, eventi o esperienze spiacevoli?
I pensieri sono influenzati dalla somma delle proprie credenze, delle convinzioni, delle aspettative, delle anticipazioni sul futuro (spesso catastrofiche) che sono a loro volta influenzate dalle esperienze precedenti e dai vissuti emotivi legati ad esse.
Spesso, le immagini mentali possono essere la proiezione di paure oppure sono l’espressione di ferite del passato non elaborate. Se queste non vengono riconosciute e gestite in modo corretto rischiano di bloccarti o farti reagire in modo impulsivo.
Ecco perché gestire delle emozioni e i pensieri è fondamentale per acquisire maggiore autocontrollo, più autostima e fiducia nelle proprie capacità, per saper gestire i momenti critici in qualsiasi situazione della vita quotidiana, migliorare le proprie relazioni e riuscire a vivere con più serenità.
Pensieri negativi, ferite emotive e reazioni impulsive
Quindi è in base a queste esperienze che percepiamo il mondo?
Il modo in cui reagiamo dipende dalle esperienze precedenti?
Il modo in cui interpretiamo gli eventi che viviamo nel presente è strettamente connesso ai vissuti emotivi legati alle esperienze precedenti. Proiettiamo continuamente sugli eventi esterni i nostri vissuti interiori. Questo è inevitabile, l’importante è riconoscerlo.
Ma questo non significa che siamo condannati.
Non preoccuparti perché esiste una via di uscita a tutto questo.
La soluzione non è scavare nel passato, perché così facendo rischi di rimanerne intrappolato. È tutto molto più semplice, ma bisogna sapere cosa fare.
Il primo passo per liberarsi da convinzioni limitanti e dai copioni emotivi di reazione è individuarli e accorgersi quando entrano in campo. In questo modo, un passo alla volta, sarà possibile andare a scardinarli.
Per farlo può essere utile un percorso che ti guidi a individuare questi automatismi, a riconoscere le loro dinamiche per riuscire quindi a spezzarle, senza fatica.
Se vuoi sapere come le esperienze precedenti condizionano il nostro modo di interpretare e di reagire nel presente, nel corso Energia Creativa delle Emozioni ti spiego nel dettaglio cos’è la memoria emotiva, come si formano i nostri ricordi, cosa sono i copioni emotivi e come sbloccarli.
Al suo interno trovi lezioni, esercitazioni guidate e un intero Kit di Pronto Soccorso Emotivo per liberarti dalle reazioni impulsive e dai blocchi emotivi e vivere con più serenità il presente.
Cosa fare per gestire i pensieri negativi (senza sforzo)
In questo articolo abbiamo visto che scacciare i pensieri negativi, distrarsi o analizzarli non può funzionare. Neanche sforzarsi di “pensare positivo” e dirsi frasi motivanti allo specchio (a cui non credi nemmeno). Tutto questo servirebbe solo a peggiorare le cose.
Cosa fare allora?
Inizia da questi 5 passi pratici:
- Cambia sguardo: sapere che i pensieri negativi hanno una loro funzione e ricordartene quando li senti arrivare, sicuramente ti permetterà di viverli in modo diverso. Se non li percepisci come minacce, sarà più semplice per te lasciarli scorrere.
- Accoglili: questo significa evitare di scacciarli, di reprimerli e allenarsi ad osservarli come se fossero nuvole passeggere. Ma soprattutto vederli come un’occasione preziosa di contatto con la propria parte più profonda.
- Non identificarti: ricorda che tu non sei i tuoi pensieri, sei molto di più. Sei il cielo che li ospita.
- Vivili intensamente: per ridurre l’impatto emotivo dei pensieri negativi dovrai prima passarci attraverso. Questo significa vivere intensamente le emozioni che ti suscitano, senza cercare di reprimerli.
- Canalizzali: per farlo occorre creare uno spazio preciso da dedicare ai pensieri intrusivi e negativi. In questo modo eviterai di trattenerli e di esserne sopraffatto per tutta la giornata. Puoi aiutarti con questo esercizio di scrittura.
Quando emergono i pensieri negativi stanno venendo alla luce i nostri lati ombra, le nostre convinzioni inconsce limitanti, vecchi rancori o ferite nascoste. I pensieri automatici negativi rappresentano quindi un incontro prezioso con la nostra interiorità perché ci offrono l’occasione per lasciar andare tutto ciò che è superfluo e sta bloccando la nostra evoluzione.
Ecco alcune risorse utili ed esercizi guidati che possono aiutarti:
In base alla natura dei pensieri intrusivi che ti tormentano, ci sono diversi esercizi che possono aiutarti a vivere i tuoi pensieri in modo sempre meno intenso e con più distacco, così da non farti travolgere e ridurre l’impatto emotivo che hanno su di te.
- Nella guida gratuita Guarire le Ferite dell’Anima trovi un potentissimo esercizio di scrittura per lasciar andare i pensieri negativi e le emozioni spiacevoli.
- Nel Kit di Pronto Soccorso Emotivo del Corso sulla gestione delle emozioni trovi molte schede guidate e altre esercitazioni pratiche che ti aiuteranno, in qualsiasi situazione quotidiana, a gestire la tua mente e le tue emozioni in pochi minuti.
- Se a causare i pensieri negativi è il tuo dialogo interiore distruttivo ti suggerisco di guardare il video in cui ti spiego l’esercizio per spegnere il critico interiore.
- Se soffri di ansia e attacchi di panico e i pensieri negativi sono legati a paura e preoccupazioni (anche sulla salute), qui trovi tecniche pratiche ed esercizi mirati che ti aiuteranno a liberartene e a stare subito meglio.
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Questo video può esserti utile per approfondire:
Mi sento solo di ringraziare per il prezioso aiuto e per il tempo che dedica alle persone.
Grazie Prisca, mi fa piacere poter essere di aiuto ?
Salve io leggo spesso i suoi articoli.sono in cura.il mio problema ancora non è risolto .le mie ansie si fermano tutti nella parte della bocca .ho un blocco nella mandibola non capisco ancora perché
Buonasera Pietra, mi fa piacere che i miei articoli ti siano utili. Se desideri approfondire meglio e ricevere delle tecniche partiche più specifiche puoi seguire la Masterclass sull’ansia (clicca qui per tutti i dettagli)
E vero impegnarsi a cambiare il punto di vista ti dà forza per superare il problema che ci soffoca