Come fare per sapere se soffro di ipocondria? Quali sono i sintomi che devono preoccuparmi? Perché ho così paura delle malattie?
Cosa c’è dietro la paura di ammalarsi e quali sono le vere cause dell’ipocondria?
Si può guarire dall’ansia da malattia o ci si deve rassegnare a conviverci? E come fare per liberarsi dai blocchi emotivi e dalle paure per vivere serenamente?
In questo articolo troverai risposta a queste e altre domande.
Come sempre, però, voglio offrirti anche dei suggerimenti pratici che possano aiutarti fin da subito a trovare una via di uscita da questa sofferenza, senza che diventi un’ossessione.
Se l’ansia per la salute ti impedisce di vivere serenamente le tue giornate, vorrei darti la prova che dall’ipocondria si può guarire senza troppi sforzi.
Per farlo ti racconterò le storie di chi è riuscito a liberarsi della paura delle malattie e a ritrovare più salute, benessere ed equilibrio.
Sbloccare la mente dai pensieri negativi è possibile e anche tu puoi riuscirci con il metodo giusto.
Prima di tutto ti sarà utile sapere come riconoscere l’ipocondria e quando una semplice preoccupazione può trasformarsi in un disturbo patologico.
Come fare per capire se si è ipocondriaci?
Ti è mai successo di preoccuparti anche per un piccolo sintomo fisico fino ad entrare in ansia per la tua salute?
Cerchi spesso su internet le cause dei tuoi sintomi per trovare conferma alle diagnosi più terribili che avevi immaginato nella tua mente?
Accusi dei sintomi fisici che i medici ti hanno diagnosticato come “causati dall’ansia o dallo stress” ma che ti provocano molta angoscia e preoccupazione?
Anche se ti capita di descrivere nel dettaglio i tuoi dolori a chi ti è vicino, spesso, ti senti rassicurare sul fatto che non hai nulla di grave e che sei solo un po’ ansioso e tendi a esagerare troppo.
Nessuno, infatti, sembra capire che quello che senti è reale e che tu quei sintomi ce li hai davvero.
Se ti riconosci almeno in parte in questa descrizione e hai risposto sì ad almeno una di queste domande potresti soffrire di ipocondria, quindi, leggi bene questo articolo perché può esserti davvero di aiuto.
Come si manifesta l’ansia per le malattie
L’attenzione rivolta al proprio corpo finisce per far trovare sempre qualcosa di preoccupante.
Le ricerche di informazioni tramite dottor Google e le rassicurazioni dei propri cari potrebbero non bastare.
Se la paura dei dottori non porta ad evitare i camici bianchi, ecco che prenotare l’ennesimo accertamento diventa una drammatica routine.
La trappola delle visite di controllo
La tentazione di fare “una visita di controllo” per cercare le prove delle patologie temute, può insinuarsi spesso nei pensieri della persona ipocondriaca.
Il problema, però, è che nonostante tutti i controlli, che solitamente confermano lo stato di salute, appena si esce dallo studio medico tutto ricomincia, più forte di prima.
Subito dopo la visita quell’angoscia sembra diminuire ma l’effetto dura molto poco. Alla ricomparsa del più piccolo sintomo, infatti, la paura riappare e l’ansia inizia a farsi risentire.
Ecco che nella mente nasce il dubbio che lo specialista non sia stato davvero attento e scrupoloso, torna il sospetto che l’esame diagnostico forse non sia abbastanza affidabile e così ci si ritrova di nuovo a progettare un ulteriore accertamento…
Insomma, nonostante tutto, la paura di avere qualche malattia continua a persistere fino a diventare una convinzione incrollabile, di fronte a qualsiasi evidenza scientifica.
Ci si ritrova così in un circolo vizioso senza fine, fatto di continue visite e ripetuti controlli. Ma questi, invece di rassicurare, non fanno altro che alimentare la sensazione di essere malati e la preoccupazione per la propria salute.
La paura delle visite e dei dottori
In altri casi, al contrario, si sviluppa la tendenza opposta. La paura porta ad evitare qualsiasi esame clinico oppure a vivere con estrema ansia anche i più semplici controlli di prevenzione.
In alcuni casi si può avere paura di toccare il proprio corpo per non correre il rischio di trovare qualche strano segnale di una patologia.
Ti suona familiare quello che hai letto fin qui?
Allora è molto probabile che tu sia affetto da una patologia reale ma che questa non sia nel corpo ma nella tua mente: è l’ipocondria.
I sintomi dell’ipocondria sono reali o immaginari?
Essere ipocondriaci non significa essere malati immaginari, o almeno non sempre. I sintomi percepiti sono reali ma perlopiù innocui.
Appena sentono un sintomo fisico, le persone ipocondriache tendono, infatti, ad autodiagnosticarsi una grave malattia, che le porta a vivere nella costante paura di essere affetti da un male incurabile.
Allo stesso tempo ciò non esclude il rischio di sviluppare reali problematiche di salute.
L’ansia costante e lo stato di apprensione permanente causato proprio dalla paura di ammalarsi, infatti, potrebbe predisporre al rischio reale di patologie e all’insorgenza di sintomi psicosomatici legati allo stress emotivo.
In alcuni casi, in cui è presente una patologia, può essere naturale entrare in ansia o essere preoccupati per la propria salute.
Ma se l’ansia e l’agitazione sono sproporzionate ed eccessive e se durano per molto tempo, si può trattare di disturbo ipocondriaco che come tale richiede un trattamento psicoterapeutico.
Non tutte le psicoterapie sono uguali, per questo è importante scegliere il metodo giusto.
Quali sono i sintomi tipici dell’ipocondria?
Al di là dei sintomi fisici, che possono essere diversi per ognuno, per riconoscere se una persona è ipocondriaca è necessario considerare alcuni segnali o comportamenti ricorrenti come un vero e proprio campanello d’allarme.
I sintomi del disturbo ipocondriaco che dovranno preoccupare e spingere a chiedere aiuto, sono proprio i comportamenti che ti ho descritto finora in questo articolo (qui puoi leggere altri esempi pratici di storie vere).
L’idea di essere malato o di potersi ammalare causa una sofferenza tale da impedire di svolgere le normali attività di tutti i giorni, condizionando i rapporti personali e le prestazioni lavorative.
Le relazioni finiscono per essere inquinate dall’ansia per le malattie e tutte le conversazioni con l’altro risultano incentrate esclusivamente sui problemi di salute.
La possibilità di gioire delle piccole cose della vita, finisce sempre per essere eclissata dalla sofferenza e dalla paura costante di essere ammalati.
Quali sono le cause dell’ansia per la salute?
La sofferenza dell’anima trova voce nel dolore del corpo
Spesso a scatenare l’ipocondria sono esperienze traumatiche legate ad un forte stress, a seri problemi di salute o alla perdita di persone care.
Ma questo non significa che sia utile scavare nel passato per risolvere la sofferenza. Piuttosto è necessario un intervento terapeutico volto a sbloccare quei comportamenti dannosi che continuano ad alimentare la paura e l’ansia.
Perché ho paura delle malattie?
L’ipocondria è la convinzione di essere affetti da una malattia o di essere al suo esordio iniziale.
Dietro a questa preoccupazione ossessiva per il proprio stato di salute si nascondono le paure più ancestrali dell’essere umano: la paura di ammalarsi, di soffrire e di morire.
Queste paure, che sono naturalmente presenti in ognuno di noi, se gestite in modo efficace servono a proteggersi e a prendersi cura di sé, mentre nella persona affetta da ipocondria queste angosce degenerano, prendono il sopravvento e finiscono per rendere la vita un vero tormento.
Ma cosa si nasconde dietro queste paure e perché in alcune persone generano tanta angoscia?
Cosa si nasconde dietro l’ipocondria?
Alla base del disturbo ipocondriaco c’è una erronea interpretazione dei sintomi fisici.
Anche i naturali movimenti dell’organismo, come quelli digestivi, il battito cardiaco o i dolori muscolari, a cui si rivolge una costante attenzione, destano nella persona una preoccupazione eccessiva.
L’emozione di paura, a sua volta, produce una risposta fisiologica di ansia (sudorazione, tremore, battito accelerato, eccetera).
Questa risposta di ansia è una naturale attivazione dell’organismo che permette di fronteggiare la paura rispondendo prontamente ai pericoli. Diventa invece un problema solo quando supera una determinata soglia. A questo punto può diventare essa stessa la causa della paura.
Come si sviluppa l’ansia da malattia?
In parole semplici ecco quello che accade:
- La persona, continuamente impegnata a controllare il suo corpo, sente un segnale fisico (un movimento digestivo, il battito cardiaco, eccetera)
- Si preoccupa che il sintomo sia il segno di una grave malattia
- A causa della paura, si agita ed entra in ansia
- A causa dell’ansia inizia a percepire un aumento delle sensazioni fisiche (sudorazione, tremore, battito accelerato, etc.) e se ne spaventa
- Si sforza di controllare quelle sensazioni ottenendo l’effetto opposto: quelle aumentano
- Ha paura perché sente di perdere il controllo delle sue reazioni fisiche ed entra nel panico
L’ansia in questo caso è generata dalla paura della paura. I tentativi di controllo di queste reazioni fisiologiche spontanee, non fanno altro che incrementarne l’intensità, anziché ridurla. La paura generata dalla crisi di ansia e dall’incapacità di ridurre quelle spiacevoli sensazioni, quindi, può causare una perdita di controllo che finisce per sfociare nel panico.
Per scaricare l’ansia e la paura spesso si cade in diverse reazioni impulsive tra cui: il controllo ossessivo del corpo; la ricerca online dei sintomi, le visite mediche di controllo, la richiesta di rassicurazione a chi è vicino. Ma in questo modo si alimenta la paura.
Si può guarire dall’ipocondria?
Ora, probabilmente, ti starai chiedendo: perché ho tanta paura di ammalarmi?
Riuscirò mai a sbloccarmi da tutte le mie paure e vivere in modo più sereno la mia vita? Oppure c’è qualcosa di sbagliato in me?
Come faccio ad uscire dalla depressione causata dalle mie paure e dall’ansia che mi toglie il respiro?
Che vita è questa?
Queste sono le domande che più spesso sento ripetere da chi è affetto da ansia e ipocondria. Ma in pochi poi hanno il coraggio di chiedere aiuto se non prima di toccare il fondo.
Spesso ci si convince di essere fatti così: fragili, deboli, vulnerabili, ipersensibili e cagionevoli di salute.
L’ipocondria diventa il perno dietro al quale si costruisce la propria identità e viene interpretato come un tratto di personalità, invece che come un disturbo psicologico (curabile).
Si finisce per arrendersi, così, alla credenza che non si possa cambiare e alla convinzione che con l’ipocondria ci si debba convivere.
Come liberarsi dai blocchi mentali che impediscono di chiedere aiuto
Per rispondere a tutti questi dubbi e interrogativi e per ribaltare alcune false credenze, lascio la parola a chi lo ha sperimentato sulla sua pelle:
“Mi sentivo come un computer che era stato infettato da un malware dannoso, un “virus malevolo” che impediva alla mia mente di funzionare correttamente. Avevo scarsa fiducia e un approccio pessimista alla vita che mi portava a pensare sempre al peggio.
Mi sentivo compresso, prigioniero in una gabbia mentale, avevo paura di essere schiacciato, di impazzire e che la situazione potesse degenerare.
Poi ho capito che scavare nel passato serviva solo a stare peggio, a tormentarmi inutilmente. Stava a me scegliere se continuare a lamentarmi oppure impegnarmi per stare bene.
Adesso sento di aver riprogrammato la mia forma mentis e di essermi liberato da preoccupazioni che prima mi bloccavano e condizionavano le giornate.
Mi sento in equilibrio sia mentalmente che fisicamente, ho molta più energia e la mia salute è migliorata di conseguenza. Ora ho anche più chiarezza sui i miei obiettivi e su come voglio vivere la mia vita. La paura non mi fa più paura.”
Marco, mi ha risposto così dopo il percorso insieme e sono certa che il racconto di un’esperienza reale possa essere molto più efficace di qualsiasi teoria.
Chi riesce a chiedere aiuto per affrontare l’ansia associata all’ipocondria, infatti, rischia davvero di rinascere e ritornare a vivere. In fondo a questo articolo ti lascio anche le storie di Luca, Matteo, Stefania e Michela. Sono certa che ti saranno di ispirazione
Come affrontare la paura delle malattie e superare i blocchi emotivi (senza sforzo)
[Passo 1] Riconosci i comportamenti nocivi e accorgiti quando li metti in atto
Il primo passo per superare la paura delle malattie tipica dell’ipocondria è sicuramente accorgersi di mettere in atto i tentativi di controllo di cui ti ho parlato in questo articolo.
Il controllo del corpo, la ricerca di informazioni su internet, i continui esami medici, tutte queste reazioni (adesso lo sai) non fanno altro che peggiorare la situazione.
Inizia quindi semplicemente ad accorgertene.
Attraverso alcuni suggerimenti terapeutici queste reazioni automatiche, possono essere interrotte senza sforzo e con rapidità. Queste indicazioni vanno costruite in modo mirato in base alle necessità della persona, per questo serve un percorso di psicoterapia.
Nella mini guida gratuita Guarire le ferite dell’anima ti parlo della strategia subito efficace per interrompere i comportamenti automatici senza sforzo: la tecnica del giardiniere.
Ti suggerisco di guardarla e di applicarla ogni volta che ti accorgi che stai mettendo in atto le reazioni impulsive tipiche dell’ipocondria di cui ti ho parlato.
[Passo 2] Impara a riconoscere e gestire le tue emozioni
Il passo successivo, è sicuramente acquisire maggiore competenza nella gestione delle tue emozioni.
Nel percorso online Energia Creativa delle emozioni ti accompagno, un passo alla volta, in un percorso di cambiamento che ti aiuta a liberare le tue risorse interiori, alleviare le tensioni psico-fisiche e riconquistare la tua serenità emotiva. Imparare ad ascoltare i segnali del corpo senza paura è importante, ecco perché un intero modulo del corso è basato su esercitazioni che ti aiutano a farlo nel modo giusto.
Nella mini guida gratuita, invece, trovi i primi suggerimenti pratici per gestire i picchi di ansia, lasciar andare i blocchi emotivi legati al passato e alle emozioni inespresse.
[Passo 3] Fai un percorso terapeutico, senza scavare nel passato
Se queste paure risultano per te molto difficili da gestire, ovviamente, è necessario un percorso terapeutico specifico.
Grazie ad un intervento mirato è possibile liberarsi dall’ansia e dalle paure in tempi brevi e senza farmaci. Puoi sbloccare la tua mente e attivare nuove azioni strategiche che ti aiuteranno a migliorare la tua salute e il tuo benessere emotivo. La buona notizia è ce non è necessario fare lunghe terapie per liberarti dai blocchi interiori.
In alternativa, puoi seguire la video lezione Vincere Ansia Panico e Paura in cui ho condiviso alcune tecniche terapeutiche utili per chi soffre di ipocondria. Troverai esercizi specifici per gestire gli attacchi di ansia e di panico.
Se fai fatica a gestire la tua situazione in completa autonomia, chiedi aiuto. A volte fare tutto da soli può risultare difficile. Ricorda, infatti, che nessun corso o articolo, per quanto accurato e approfondito può sostituirsi ad un percorso terapeutico. L’importante però è scegliere il metodo giusto.
Mi auguro che questo approfondimento gratuito ti sia stato utile per capire meglio cosa fare (e cosa non fare) per superare le paure tipiche dell’ipocondria e tornare finalmente a vivere.
Come promesso ti lascio i link ad alcune storie di chi è riuscito ad uscirne, mi auguro che ti siano di aiuto e ispirazione.
Qui trovi la storia di Luca leggila per sapere cosa l’ha aiutato a vincere la sua paura e liberarsi dai pensieri intrusivi.
Grazie alle storie di Michela e Stefania puoi scoprire la differenza tra l’ansia per la salute (ipocondria) e la paura di sentirsi male. Mentre qui trovi la storia di Matteo e di come ha risolto il suo fastidioso sintomo psicosomatico (a detta dei medici incurabile).
Per non perdere le altre Psico Storie iscriviti a Lotus (è gratuito).
Mi piacerebbe parlargli per tel…sarebbe un mio desiderio grazie
Certo Giovanna, se hai bisogno del mio aiuto puoi richiedere una consulenza via Skype con me. Per maggiori informazioni su come fare clicca su questo link