Gestire le emozioni è importante per evitare i possibili effetti tossici sulla salute. Emozioni mal gestite possono provocare disturbi psicosomatici e fastidi fisici. Avere una buona intelligenza emotiva non solo fa bene alla salute ma comporta dei benefici anche per le relazioni affettive.
In questo articolo trovi 4 semplici strategie per evitare alcuni errori che spesso si rischia di commettere quando si è in preda ad una forte emozione.
“Senza emozioni, è impossibile trasformare le tenebre in luce e l’apatia in movimento.” Carl Gustav Jung
Impara a gestire le emozioni e conquista il tuo equilibrio emotivo
In questo articolo:
- Gestire le emozioni e i vantaggi per le relazioni affettive
- Perché è importante riconoscere un’emozione
- Le emozioni represse e disturbi psicosomatici
- Come le emozioni influenzano le tue abitudini (e la tua vita)
- Come si impara ad essere emotivamente intelligenti
- Competenza emotiva e crescita personale
- Le 4 strategie per l’equilibrio emotivo (e gli errori da evitare)
- Perché è importante liberarsi dai pesi del passato
La gestione delle emozioni e i vantaggi per le relazioni affettive
La capacità di regolare le emozioni è vitale. Saperle identificare “sul nascere” e riconoscere i loro primi segnali significa essere capaci di autocontrollo. Regolare l’intensità degli stati emotivi, infatti, aiuta a gestire le proprie reazioni nei diversi contesti di vita.
Riconoscere le emozioni è importante per vivere bene con se stessi e per migliorare le relazioni con gli altri. Le persone capaci di gestire le emozioni hanno una forte consapevolezza di sé e del proprio mondo interiore. Questo le rende più empatiche e predisposte ad entrare in relazione con le altre persone. Possono stringere relazioni affettive più profonde e piacevoli, che agiscono come una sorta di scudo protettivo per la salute.
Cosa succede se non riconosci un’emozione?
La psicologia positiva ha misurato gli effetti protettivi delle emozioni positive. Le ricerche scientifiche confermano che l’ottimismo, la speranza, la gioia, l’amore, la gratitudine e la curiosità verso la vita sono gli ingredienti principali della salute.
D’altro canto numerose ricerche suggeriscono che una insufficiente gestione della sfera emotiva condurrebbe ad un maggiore livello di stress con una conseguente ricaduta anche sul corpo.
Psicosomatica: gli effetti delle emozioni sul corpo e sulla salute
Le emozioni non riconosciute o represse possono generare disturbi psicosomatici. In altre parole vanno a manifestarsi nel corpo creando una sofferenza fisica. E’ come se le emozioni ignorate gridassero più forte per essere ascoltate.
L’incapacità di riconoscere, esprimere e verbalizzare i propri stati emotivi e quelli altrui è descritta in psicologia con il termine alessitimia che risulta associata a diverse patologie psicosomatiche e psicologiche.
Le persone che non riescono a percepire e riconoscere le proprie emozioni risultano avere una capacità immaginativa ed introspettiva ridotta e tendono a sviluppare comportamenti di forte dipendenza o di isolamento.
In caso di emozioni cosiddette “negative” si è più predisposti verso comportamenti nocivi, utilizzati allo scopo di ristabilire uno stato di equilibrio, che in realtà è solo apparente.
Come le emozioni influenzano le tue abitudini (e la tua vita)
Sono frequenti i casi in cui, per gestire le emozioni di sofferenza che causano stress, si rischia di ricorrere all’utilizzo eccessivo o smodato di cibo o in altri casi all’uso di nicotina, alcol o altre sostanze.
[Puoi approfondire questo argomento nell’articolo: Fame emotiva: come gestirla]
Le persone con una minore capacità di gestire le emozioni sono infatti più predisposte a ipertensione, ansia e tabagismo. Tendono a sviluppare una scarsa fiducia nelle risorse interiori e possono manifestare una tendenza maggiore ad appoggiarsi a risorse esterne sviluppando una dipendenza affettiva o da sostanze.
Queste strategie di coping sono però disfunzionali. Apparentemente possono alleggerire il peso emotivo ma, con il tempo, non fanno altro che ridurre l’autostima e il senso di auto-efficacia.
In altre parole, più si fa uso di “appoggi esterni” più si comunica a se stessi la propria incapacità di farcela da soli.
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Come si impara ad essere emotivamente intelligenti?
“Il principio fondamentale della vita sociale: le emozioni sono contagiose.” Daniel Goleman
La competenza emotiva riguarda oltre alla capacità di riconoscere e comprendere le nostre emozioni anche l’abilità di rispondere in modo coerente alle emozioni altrui. Le emozioni servono a comunicare sia a noi stessi che alle altre persone cosa stiamo provando. Per questo hanno un ruolo importante sia nell’infanzia che nell’età adulta.
Tutti noi abbiamo provato fin da bambini rabbia, paura, tristezza, gioia fino a sperimentare emozioni più complesse come la gelosia o l’ansia. Gordon sottolinea il ruolo delle relazioni significative nel promuovere la ‘cultura emotiva’: l’insieme di concetti e comportamenti appresi durante l’infanzia.
Se siamo fortunati, abbiamo imparato, fin da bambini, a contenere e gestire le emozioni e le reazioni emotive, attraverso gli atteggiamenti dei nostri cari. A volte in modo consolatorio ed empatico, altre volte, invece, con disapprovazione ci veniva consigliato un comportamento più consono al contesto.
Sembra quindi che l’intelligenza emotiva la riceviamo in eredità, o meglio la apprendiamo. Ma la bella notizia è che è possibile allenarla anche da adulti. Più spesso, infatti, la trasmissione sociale a cui si è sottoposti tende a reprimere bisogni ed emozioni, spacciandole per negative.
‘Non piangere’, ‘non ti arrabbiare’.. sono frasi che, se pronunciate con un tono eccessivamente autoritario e per nulla empatico, possono comunicare una esplicita tendenza a considerare quasi innaturali quelle emozioni che generano sofferenza.
Proprio questa visione negativa delle emozioni impedisce di viverle e gestirle nel modo più efficace e costruttivo. La paura nei confronti delle forti sensazioni che si provano durante l’ondata emotiva ne impedisce l’accettazione e il sano contenimento.
“È giusto ribellarsi a una certa cultura che prevede che le emozioni debbano essere sempre controllate: che non bisogna piangere né ridere troppo e nemmeno essere eccessivamente tristi.” Paolo Crepet
Gestire le emozioni per accedere al mondo interiore
Il mondo interiore ci parla attraverso sensazioni, immagini ed emozioni, non ascoltarlo e addirittura inibirlo e reprimerlo può essere dannoso per la salute e l’equilibrio psicologico.
La voce delle emozioni è la tua guida interiore.
Le emozioni negative non esistono.. gestirle è una questione di energia!
Quello che spesso non appare chiaro è che non sono le emozioni in sé ad essere positive o negative, quanto piuttosto è il nostro modo di vederle e percepirle. Se non abbiamo imparato ad ascoltare il messaggio che l’emozione ci vuole comunicare, rischiamo di soffocare la sua voce a scapito della nostra crescita personale.
Il riconoscimento delle emozioni nasce dall’ascolto delle sensazioni fisiche. Il nostro corpo si attiva diversamente per ogni emozione. Questo perché esse sono funzionali alla nostra sopravvivenza.
L’emozione è il ponte tra la mente e il corpo
Gestione emozionale: 4 strategie per l’equilibrio emotivo
Ecco alcune strategie che possono tornarti utili:
1. Impara ad ascoltare il tuo corpo
Le tecniche di rilassamento, di visualizzazione stimolano sensazioni corporee di piacere, focalizzano il pensiero su immagini interiori positive generando in tal modo non solo le emozioni ma anche le sostanze del benessere. Questi oppioidi interni, avrebbero lo stesso effetto delle droghe, ma sono del tutto naturali e prodotte dal nostro organismo quando proviamo piacere.
Hanno un effetto notevole non solo sulla mente, provocando una sensazione di benessere ma anche sul nostro corpo. Le ricerche scientifiche ne dimostrano i loro effetti sul sistema immunitario.
Queste tecniche si fondano su dati scientifici che ci raccontano di quanto le sensazioni di piacere possano agire sul benessere psico-fisico e sui comportamenti orientati alla salute. Sono utili perché favoriscono un contatto maggiore con il proprio corpo, aiutano a riconoscere le emozioni affinando la sensibilità all’ascolto.
Anche una buona attività sportiva è un valido aiuto per ascoltare il corpo, aiutare la mente a produrre le sostanze del benessere, aumentare la capacità respiratoria, tutto ciò aiuta a scaricare le tensioni e rimuovere le somatizzazioni accumulate.
La Respirazione Consapevole è un metodo semplice ed immediato per agire una vera e propria pulizia dalle tossine emotive e alleggerire il peso che si forma spesso a livello fisico all’altezza del petto. Ecco perché la respirazione è anche il punto di partenza di molte Tecniche di Meditazione.
2. Allena l’Intelligenza emotiva
Aumentare i momenti piacevoli è un ottimo antidoto al dolore. Stimolare le emozioni positive, come la gratitudine e la gioia, attivandole attraverso i nostri atteggiamenti mentali è il miglior modo per allenarci a creare benessere, riducendo ma mai rinnegando i benefici delle esperienze dolorose.
Il dolore va vissuto per essere consumato. La paura va guardata in faccia per essere trasformata in coraggio. La rabbia va ascoltata per essere trasformata.
Insomma se c’è una regola d’oro per gestire le emozioni è viverle. Occorre imparare a non venirne travolti ma ad esserne attraversati.
Per gestire le emozioni è importante ascoltarle e per farlo è necessario saperle riconoscerle, per questo si parla di alfabetizzazione emotiva. Una vera e propria educazione emotiva è l’unica soluzione in una cultura in cui le emozioni vengono spesso demonizzate.
“Nella nostra società le emozioni in generale vengono scoraggiate. Benché senza dubbio il pensiero creativo, come ogni altra attività creativa, sia inseparabilmente legato alle emozioni, è diventato un ideale pensare e vivere senza emozioni. Essere emotivo è diventato sinonimo di instabile e squilibrato.” Erich Fromm
3. Coltiva l’ottimismo
Avere un’attitudine di pensiero ottimistico migliora la salute e aumenta la longevità. Ciò che determina la salute è infatti il nostro modo di pensare! Le credenze e le convinzioni sono importanti ed hanno effetti sulle esperienze che viviamo e sui nostri comportamenti.
C’è un potere creativo in ogni pensiero e con la nostra mente possiamo generare malessere o imparare a creare benessere.
Non si tratta di seguire le mode del pensiero falso-positivo rinnegando i propri momenti di tristezza o dolore. Saper riconoscere le trappole del pensiero positivo è davvero importante. Il pensiero è un vero e proprio farmaco.
Se crediamo che le emozioni che stiamo provando siano dannose ecco che il nostro corpo accuserà il colpo. Se impariamo a pensare che le emozioni hanno una loro funzione e una loro utilità e che possiamo controllare le nostre reazioni, allora ne cambieremo completamente gli effetti.
4. Vivi nel qui & ora
La maggior parte delle sofferenze emotive sono causate da ricordi di eventi passati o aspettative riguardanti il futuro. Vivere nel qui e ora significa non essere imprigionati dalle emozioni legate al passato o dalle anticipazioni sul futuro dovute a preoccupazioni che, il più delle volte, si dimostrano irrealistiche. Solamente lasciando andare tutto ciò che ci trattiene è possibile immergersi nel presente ed eliminare sofferenze inutili.
Più ti ascolti e sei consapevole di ciò che accade dentro di te e più sei ancorato al qui e ora. La via privilegiata per accedere al momento presente è proprio il corpo. Non a caso molte meditazioni si propongono di allenare la consapevolezza partendo dal respiro per raggiungere un maggiore equilibrio emotivo che passa anche per la consapevolezza dei propri pensieri.
Solo quando sei nel qui e ora puoi essere padrone di te stesso.
Per evitare tensioni e frustrazioni è molto importante ritagliarsi dei momenti preziosi per dedicarsi ai propri affetti, alle proprie passioni, ad attività che ti nutrono l’anima, che ti coinvolgono anche emotivamente in modo positivo.
Quando sei presente puoi entrare nel famoso “stato di flow” dove la tua attenzione è più focalizzata, le azioni fluiscono senza sforzo, la mente è libera e la tua energia scorre permettendoti di esprimere a pieno il tuo vero potenziale.
Ricorda sempre che:
il vero segreto è prendere atto dell’emozione che stai provando ed accoglierla, anche se è poco piacevole, non tentare di scacciarla, altrimenti la rafforzerai.
Riassumendo, ecco i punti principali di questo articolo ed i vantaggi di migliorare la tua capacità di gestire le emozioni:
- Gestire le emozioni: i vantaggi per le relazioni affettive: una migliore gestione emotiva ti aiuta ad instaurare relazioni sane e profonde, grazie alla maggiore capacità empatica che permette di entrare in sintonia con l’altro.
- Perché è importante riconoscere un’emozione: una insufficiente gestione della sfera emotiva condurrebbe ad un maggiore livello di stress con una conseguente ricaduta sulla salute
- Le emozioni represse e disturbi psicosomatici: le emozioni represse possono manifestarsi nel corpo creando una sofferenza fisica reale.
- Come le tue emozioni influenzano le tue abitudini (e la tua vita): le emozioni se non equilibrate possono favorire l’insorgere di abitudini nocive e comportamenti di dipendenza.
- Come si impara ad essere emotivamente intelligenti: l’intelligenza emotiva la riceviamo in eredità dalle figure di riferimento ma possiamo allenarla anche in età adulta attraverso strategie e training psicologici.
- Competenza emotiva e crescita personale: imparare a gestire le proprio emozioni significa saper ascoltare e soddisfare i propri bisogni più autentici e vivere una vita più soddisfacente.
- Le 4 strategie per l’equilibrio emotivo: ascoltare il corpo (l’importanza della respirazione consapevole) – allenare l’intelligenza emotiva per non essere travolti dalle ondate emotive – coltivare l’ottimismo (evitando le trappole del pensiero falso-positivo) – vivere nel qui e ora (portando la mente al presente)
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Grazie dottoressa per tutti i suoi cari consigli, preziosi e salutari.
Molto interessante Sono consigli veramente utili grazie di cuore
Molto interessante, prenderò sicuramente spunto su ciò che ho letto. Sicuramente adesso approfondirò l argomento.
Grazie molto interessante.. e e vero bisogna vivere il presente..ma a volte vogliamo sempre risposte concrete alle domande che c frullano per la testa..e ecco che a attiva la tensione ansia paranoia
Grazie ho apprezzato i suggerimenti e cercherò di metterli in atto
Grazie a te Luana
Interessante e utile
Grazie
Grazie Mony
Ipocondria esagerata
Disintossicazione fai da te.
Rimproverata e sentirsi sempre più sola
Come uscire..
Dimenticato.. Insonnia, blocchi fisici psicologici, dolori muscolari, stanchezza, disidratazione, voglia di fare ma non essere adeguata. Tu sei cambiata e non riconosci più dove vivi. Sensi di colpa, ansie represse che portavano a veri e propri sfoghi di rabbia cattiveria. Prendi medicine togli.. Non sapere cosa fare, deleghi agli altri tutto. Delusioni d amore affettive. Ogni certezza svanita e non vedi più futuro ed un passato che prima ti aiutava ora soffocato. Solo apatia a affettività. Segreti. Tradimenti. Tutto. Non ossigenare corpo. Nn avere relazioni con nessuno. Paura.
Apatia, difficoltà di rielaborare e vivere in un ambiente dove torni completamente cambiato, difficoltà di riconoscersi allo specchio, depressione, paura di uscire, non sentire comprensione amore di nessun tipo, solo rancori e delusioni, forte stress emotivo, solitudine
Buonasera Jennyfer, hai già avuto accesso alla guida gratuita Guarire le Ferite dell’Anima? Può essere un ottimo inizio per ottenere i primi benefici e conoscere il metodo Psicoterapia Olistica. Se invece hai necessità di risolvere al più presto la tua situazione di sofferenza, puoi visitare la sezione consulenza e corsi accessibile dal menù del sito. Per accedere alla guida gratuita puoi cliccare qui.
Grazie veramente istruttivo ed interessante
Grazie a te Giuseppe
Molto interessante e utile
Buongiorno grazie sono consigli utili e interessanti ?
Grazie a te Patrizia, mi fa piacere che l’articolo ti sia stato utile
Molto interessante. Grazie!