Domande frequenti sull’ansia: 5 false credenze da sfatare per uscirne

domande frequenti sull'ansia: le false credenze da sfatare per uscire dall'ansia

In questo nuovo appuntamento della Rubrica Psicodomande ho voluto rispondere alle domande più frequenti sull’ansia. Per farlo, ho raccolto i concetti chiave da sapere per sradicare le false credenze più diffuse che impediscono di stare bene e ostacolano la serenità emotiva.

Le domande frequenti sull’ansia: ecco le più diffuse 

Come si guarisce dall’ansia?
È vero che l’ansia esagerata porta poi alla depressione?
Cosa può mai volerci dire l’ansia? …che siamo persi, deboli?

Come si fa ad accettare l’ansia?

Si può uscire dall’ansia e tornare a vivere serenamente?
​Sono sempre necessari i farmaci?
Come si fa a gestire l’ansia?

Queste sono solo alcune delle domande più frequenti che ricevo ogni giorno da chi soffre di ansia. Per rispondere è necessario prima di tutto sfatare alcune informazioni errate e purtroppo molto diffuse sulla gestione dell’ansia

come liberarsi dall'ansia e ritrovare la serenità emotiva

Le false informazioni sull’ansia e il segreto per vincerla

Risolvere l’ansia è possibile ma non si può farlo senza liberarsi da convinzioni sbagliate che sbarrano la strada e rischiano di bloccare nella sofferenza. 

Non basta conoscere le tecniche, bisogna sapere come applicarle. E per farlo nel modo corretto è necessario comprenderne il senso. Ma ci sono troppe false informazioni sull’ansia, spesso fuorvianti, che ne impediscono la risoluzione. 

Queste false credenze, dettate dal senso comune, portano a compiere azioni che, senza saperlo, ostacolano il benessere emotivo. Conoscere come funziona il nostro mondo interiore è il vero segreto per cambiare sguardo sull’ansia e percorrere la via verso la serenità. Avere le giuste informazioni, infatti, è la chiave per un cambio di prospettiva che apre la strada verso il benessere interiore.  

Le risposte alle 5 domande più frequenti (e le 5 false credenze più diffuse) sull’ansia

le domande più frequenti sull'ansia: come guarire dall'ansia? Come gestire l'ansia? Perché ho l'ansia?

Di seguito rispondo alle 5 domande più frequenti sull’ansia, sfatando le convinzioni errate e fornendo alcuni spunti utili. Ecco tutto quello che devi sapere se vuoi uscire dal circolo vizioso dell’ansia e ritrovare la serenità emotiva

1. Come guarire dall’ansia? 

Dietro questa domanda si cela la prima falsa credenza che ci tengo a sfatare subito: 

#1. L’ansia non è una malattia. L’ansia è l’attivazione fisiologica (sana) dell’organismo alla paura. L’ansia non va “guarita” o eliminata, bisogna solo imparare a gestirla. 

L’ansia, o meglio la paura, ci serve per sopravvivere di fronte ad un pericolo, ci aiuta e sostiene durante le sfide della vita. Se la paura è eccessiva, lo stato di ansia può superare una certa soglia e diventare ingestibile. Così, anziché essere una risorsa, diventa un limite. Rischia di bloccare o mandare in tilt fino a sfociare nel panico

Quando l’ansia diventa fonte di sofferenza e disagio, a quel punto, si parla di disturbo psicologico che può essere risolto con una psicoterapia (in tempi brevi). Ma non è una malattia da cui guarire, bisogna solo acquisire le capacità di modulare l’energia dell’ansia, per evitare che superi la sua soglia limite.

Quindi l’ansia non va nè guarita, nè eliminata perché è funzionale e sana. Non possiamo eliminare la paura, possiamo vincerla.

2 Come si può affrontare l’ansia?

Quando arriva l’ansia, di solito, la prima reazione è quella di combattere. Si cerca di contrastarla e di allontanare le sensazioni spiacevoli che si provano. Ma questa strada non è quella giusta perché porta ad ottenere l’effetto opposto. 

È molto utile conoscere gli errori da evitare per non peggiorare le cose. Ecco quindi un altro falso mito da sfatare e la prima cosa da ricordare durante un attacco di ansia o di panico:  

#2. Cercare di calmarsi esaspera i sintomi. Quello di cercare di calmarsi e di reprimere le sensazioni è uno degli errori più comuni e spesso è proprio questo tentativo di ipercontrollo a innescare un attacco di panico

Ecco perché le tecniche a cui mi riferisco per risolvere i disturbi di ansia non sono tecniche di rilassamento. Perché queste, se applicate nel momento di un attacco di ansia o di panico, non sarebbero efficaci e rischierebbero di esasperare ancora di più i sintomi.

Questo succede perché l’intenzione è quella di reprimere le sensazioni fisiche, ma così facendo si entra in lotta con l’emozione che, vista la sua potenza, avrà sempre la meglio rispetto alla razionalità che vuole controllarla. 

Non sto dicendo che queste tecniche non siano efficaci, sono molto valide, ma per altri scopi. In alcuni casi potrebbero anche funzionare ma solo in certe circostanze e per un tempo limitato, quindi non sono metodi efficaci per il trattamento dell’ansia. In altre parole non aiutano a risolvere il problema alla sua radice

Allo stesso modo i farmaci, il più delle volte, oltre ad essere inefficaci sono dannosi. Agiscono solo sui sintomi dell’ansia (solo inizialmente) ma non sulla paura che è la causa dell’ansia. Nascondono ma non risolvono, anzi peggiorano le cose perché indeboliscono l’autostima. 

superare l'ansia e la sofferenza emotiva

3. Come gestire l’ansia?

Per gestire l’ansia, quindi, bisogna imparare a tenere l’ansia al di sotto di una certa soglia, sotto la quale è funzionale e utile. Per farlo ci sono alcuni errori da evitare e delle tecniche mirate che possono aiutare. A questo punto è bene sapere che:

#3. L’ansia non è un’emozione. È uno stato fisiologico, come lo stress. L’ansia è causata dall’emozione della paura. Quindi per gestire l’ansia si dovrà gestire la paura che è causa dell’ansia. 

Gestire la paura significa riconoscerla, individuarla e affrontarla gradualmente per vincerla. Per farlo, soprattutto quando la paura è molto forte, è importante seguire delle procedure ben precise.  

Spesso, inoltre, la parola ansia viene utilizzata come etichetta su qualsiasi emozione o sensazione di disagio. Ma in questo modo si fa confusione. Se c’è ansia, c’è paura, se non è paura non è ansia. Ecco perché per gestire l’ansia è importante saper riconoscere e gestire tutte le emozioni

come liberarsi dall'ansia e ritrovare la serenità emotiva

4. Come si fa ad accettare l’ansia?  

Non dobbiamo accettare l’ansia ma imparare a gestirla. Accettare è un termine a cui spesso si attribuisce un significato di passività. Solitamente accettiamo ciò che non possiamo cambiare. Quindi a questa parola, purtroppo, viene spesso attribuito un senso di rassegnazione. 

Sfatiamo allora la prossima falsa credenza e vediamo come uscire da questo vicolo cieco: 

#4. L’ansia non è una condanna. Chi soffre di ansia, e le ha provate tutte, finisce per credere che non ci sia soluzione. Ma per aprire la porta di uscita, serve solo trovare la chiave giusta. Le soluzioni esistono, ma spesso sono ostacolate da tutte le false informazioni che circolano sull’ansia e che cerco di sfatare in questo post.

Le emozioni durano poco, i disagi vanno via in fretta se eviti di ragionarci sopra. Se ti opponi ai sintomi, se lotti contro le sensazioni, se ti sforzi di combattere l’ansia, ne vieni sopraffatto. Questa è la strada che porta a cronicizzare i problemi, sentirsi impotenti e dirigersi verso la rassegnazione e la depressione. 

Ma la via di uscita esiste. Serve solo conoscere la strada giusta. 

Invece di accettare, prova ad accogliere. Accogliere ha un significato diverso rispetto ad accettare. Lo spiego in questa diretta. Accogliere è un gesto attivo, significa abbracciare, includere. Porta quindi ad aprire, a far fluire, invece di chiudere e reprimere. 

Bisogna diventare osservatori del mondo interiore, spegnere i ragionamenti e i giudizi. Per farlo è importante accogliere le sensazioni di disagio nel momento in cui arrivano, restare nei sintomi senza sforzarsi di cacciarli e reprimerli. Così facendo le emozioni, come onde del mare, andranno via, così come sono arrivate. 

Per arrivare a cogliere meglio questo concetto c’è un altro mito da sfatare e un’altra delle domande più frequenti sull’ansia che rischiano di creare sofferenza e amplificare i disagi:

5. Se soffro di ansia significa che sono debole?

perché soffro di ansia? cosa significa che sono debole? domande frequenti sull'ansia

“Cosa può mai volerci dire l’ansia? che siamo persi, deboli?” mi chiede Francesca durante l’ultima diretta di Psicodomande Live.

Dietro questa domanda si celano delle convinzioni molto pericolose, la prima ci porta a credere che se proviamo un disagio è perché siamo sbagliati, l’altra falsa credenza è quella di pensare che il nostro inconscio sia un nemico. Ma l’unico nemico è la mente (non allenata). 

Sfatiamo quindi questa credenza dannosa:

#5. L’ansia non è una nemica. Non arriva per distruggerti. Accogliere l’ansia significa smettere di vedere l’ansia, i disagi, i nostri lati ombra come qualcosa di negativo. Tutto ciò che emerge dalla nostra interiorità è sacro, rifiutarlo e giudicarlo è la strada verso l’infelicità. 

Ecco perché non devi accettare l’ansia, la devi accogliere, come un’alleata preziosa, una presenza sacra, una dea che arriva dal tuo mondo interno per aiutarti. L’ansia è un’energia che arriva dal profondo per scuotere e rompere tutte le strutture mentali, le false credenze, i limiti che la mente ha costruito e che ti stanno bloccando in modi di essere che non ti appartengono.  

L’ansia non è il problema, è la soluzione. Lo scopri solo se la accogli, permettendole di compiere la sua funzione. Ma senza sforzarti di capire, perché la mente non può arrivare nelle profondità dell’anima. 

Quindi, no, se soffri di ansia non significa che sei debole. Vuol dire, invece, che stai usando troppa forza, ma una forza di tipo mentale. Ma quello che serve, la forza interiore, la trovi solo quando ti lasci attraversare da queste potenti energie inconsce. Altrimenti, se le contrasti, ne vieni sopraffatto e le emozioni diventano ingestibili.

Se sei disposto a lasciarti travolgere non ne verrai travolto. Incontrerai, invece, la tua vera forza, che non è quella che pensi. Scoprirai che l’ansia non arriva per distruggerti ma per salvarti.  

Per approfondire… 

Le domande frequenti sull’ansia non finiscono qui. Ad alcune di queste ho già risposto in altri articoli e video dedicati. Seguiranno altri post in cui potrai approfondire e trovare risposta anche alle tue domande.  

Considerando che l’argomento è complesso e richiede uno spazio più ampio, ho deciso di approfondire proprio il tema dell’ansia in questa diretta gratuita di Psicodomande LIVE.

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Corso suggerito per vincere l’ansia: 

Ho raccolto tutte le procedure terapeutiche per vincere l’ansia, il panico e la paura in questa Masterclass. Si tratta di una video-lezione intensiva di oltre 3 ore in cui spiego, passo per passo, le tecniche più avanzate, che utilizzo nei percorsi di psicoterapia, che hanno già aiutato migliaia di persone a liberarsi dall’ansia rapidamente. Nella Masterclass trovi anche una sezione Q&A in cui rispondo in modo approfondito alle molte domande sull’ansia dei partecipanti. 

Se hai bisogno di un sostegno più mirato e specifico per la tua situazione puoi chiedere il mio aiuto diretto: trovi qui tutte le informazioni.

9 commenti su “Domande frequenti sull’ansia: 5 false credenze da sfatare per uscirne”

  1. Purtroppo quando arriva la sento in tutto il corpo. Sento questa energia ma poi nn riesco a farla uscire e poi mi sovrasta negativamente. Nn è semplice gestirla.

  2. Buona sera dottoressa, io soffro di ansia con tachicardia e tic al labbro, solo quando sono in situazioni di imbarazzo, (forzato, tipo ballare)come posso fare, la prego mi aiuti.
    Grazie

  3. Grazie per il tuo consiglio lo accetto e lo
    Apprendo mi fa sempre piacere i tuoi consigli che sono giustissimi e accetto le tue parole che mi aiutano tanto aspetto al più presto tua diretta Buona giornata

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