Quali sono le strategie più efficaci per imparare a gestire la fame emotiva?
Sai che esiste un segreto infallibile per resistere alle tentazioni e fermare gli attacchi di fame (senza sforzo)?
Te lo rivelo in questo articolo in cui condivido con te 8 suggerimenti pratici subito efficaci.
Prima di tutto è necessario riconoscere se si tratta di fame emotiva causata dallo stress oppure di vera fame.
Fame emotiva: cos’è e come riconoscerla
Ecco come fare per riconoscere se si tratta di fame nervosa:
Mentre la fame fisica arriva in modo graduale, la fame emotiva coglie all’improvviso, è difficile da placare perché richiede una soddisfazione immediata.
Quando si avverte la sensazione di pienezza allo stomaco la fame fisica si esaurisce, la fame nervosa invece, sembra non avere limiti.
Come resistere agli attacchi di fame
Riconoscere il mangiare emotivo è il primo passo per imparare a gestire gli attacchi di fame nervosa.
Ma non basta.
Se non si riesce a resistere alle tentazioni della gola, può essere utile seguire alcune mosse strategiche per limitare i danni e disattivare rapidamente questo impulso irrefrenabile.
E’ necessario infatti anche identificare le vere cause che alimentano il problema su cui intervenire in maniera mirata e strategica.
Le vere cause della fame emotiva
Gli attacchi di fame sono spesso legati a stati di ansia e stress emotivo e quindi alla difficoltà nel gestire le proprie emozioni.
Sono alimentati da una bassa autostima e una mancata accettazione di sé e del proprio corpo.
Emozioni come la noia, la rabbia o la tristezza possono portare a cercare consolazione nel cibo.
Spesso, non ci si rende conto di provare queste emozioni ma ci si concentra solo sul cibo con il rischio che la tavola diventi un vero e proprio campo di battaglia. Ma non è lì il vero nemico da combattere.
Cosa si fa per gestire gli attacchi di fame
Per controllare la fame vengono messe in atto delle tentate soluzioni che in verità non fanno altro che peggiorare le cose: diete troppo rigide, la conta delle calorie, il controllo ossessivo del peso, le rinunce continue ai cibi desiderati, e così via.
Per rimediare agli sgarri alimentari vengono poi messe in atto diverse soluzioni: i digiuni post-abbuffata, le pratiche di svuotamento (uso di lassativi, vomiting), l’eccesso di attività fisica per bruciare le calorie ingerite o l’adesione a diete ancora più restrittive.
Alla lunga tutto questo può diventare stancante.
Si finisce per investire tutte le proprie energie per resistere alla fame o per lottare contro il cibo, come se fosse un nemico.
Queste soluzioni anche se apparentemente sembrano essere efficaci non lo sono realmente.
Tutti questi tentativi per controllare la fame emotiva, infatti, finiscono per dimostrarsi fallimentari: non risolvono il problema alla radice ma lo alimentano.
In altre parole, sembrano risolvere lì per lì perchè l’ansia e l’angoscia si placano momentaneamente.
Ma poi tutto ricomincia.
I sentimenti di sconforto, i sensi di colpa e la frustrazione crescono e l’autostima si abbassa sempre di più.
La verità è che non si pensa che quello che si fa per tentare di risolvere il problema invece contruibuisce a mantenerlo.
Ad esempio sono proprio i periodi di digiuno post-abbuffata, messi in atto per rimediare agli sgarri alimentari, che mettono le basi per l’abbuffata successiva.
Perché succede tutto questo?
Ecco perché le diete non funzionano
Vietarsi continuamente alcuni alimenti e catalogarli come “cibi proibiti” è controproducente e non si fa altro che aumentare l’intensità del desiderio.
Non si può negare o sopprimere il desiderio, altrimenti diventerà ancora più potente ed ingestibile.
Proprio per questo le diete troppo restrittive rischiano di diventare una notevole fonte di stress che complica ulteriormente le cose.
Mangiare sotto stress fa ingrassare
Mangiare nei periodi di forte stress contribuisce all’aumento di peso perché oltre ad ingerire più cibo, si riesce a smaltirlo sempre con più difficoltà.
Ecco perchè è importante fare attenzione ai picchi emotivi durante i pasti. Cerca quindi di evitare di consumare i tuoi pasti se stai provando un’emozione spiacevole ma attendi qualche minuto: questo esercizio può aiutarti.
Quando ti siedi a tavola può esserti utile fare 3 respirazioni profonde prima di iniziare a mangiare.
Masticare lentamente portando attenzione a ciò che mangi è uno dei modi migliori per goderti il momento del pasto con piacere e serenità. Questo aiuta anche a raggiungere prima il senso di sazietà.
Hai notato, inoltre, che sotto stress provi più attrazione verso alimenti dolci o grassi?
La tentazione di spizzicare qualcosa tra un pasto e l’altro può diventare davvero irresistibile a volte. Ma il rischio è che si trasformi in un’abitudine.
Lo stress, che apparentemente viene placato attraverso il cibo, finisce per diventare ancora più forte e ingestibile con il passare del tempo.
Cosa fare allora quando l’impulso è molto forte?
Come resistere alle tentazioni della gola e mantenere il peso forma senza privarsi del piacere del cibo?
Come gestire gli attacchi di fame emotiva in modo efficace
Se riconoscere la fame emotiva dalla fame fisica è il primo passo, sicuramente identificare l’emozione dietro la fame è il passo successivo.
Imparare a gestire le emozioni è fondamentale per gestire gli attacchi di fame.
Quando senti l’impulso della fame emotiva prova a chiederti: che emozione sto provando veramente?
Per riconoscere l’emozione che si prova, a volte è necessario un po’ di allenamento. Può esserti utile tenere un diario da usare nel momento dell’impulso per annotare le tue sensazioni.
Non si tratta di un semplice diario su cui scrivere liberamente, anche se la scrittura sicuramente può essere molto di aiuto. Per ottenere dei risultati terapeutici occorre seguire delle indicazioni precise.
Nella guida gratuita trovi alcuni suggerimenti pratici per iniziare questa pratica. Nel corso per gestire le emozioni trovi anche la scheda guidata del diario olistico da scaricare e compilare al momento del bisogno.
Seguendo le giuste procedure puoi disattivare le reazioni impulsive come quelle del mangiare emotivo davvero in poco tempo.
Il diario è la base da cui partire, ma c’è di più.
Ti rivelo, infatti, il segreto per resistere alle tentazioni e gestire gli attacchi di fame senza nessuna fatica.
Come resistere alle tentazioni senza sforzo: la strategia infallibile
Se te lo concedi puoi rinunciarvi. Se non te lo concedi sarà irrinunciabile! Oscar Wilde
Affinché il desiderio del proibito non diventi irrefrenabile occorre di tanto in tanto concedersi una piccola dose di trasgressione del cibo desiderato.
Il vero nemico, infatti, non è nella nostra pancia, tantomeno nel piatto ma nella nostra mente: è il controllo.
Ma esiste un modo per combattere questo nemico usando la sua stessa energia: inserire volontariamente nella giornata un piccolo morso di trasgressione controllata.
Questa è una delle strategie più efficaci per gestire la fame emotiva.
Ti confesso che di solito, nei percorsi di terapia, questi rimedi strategici si sono sempre dimostrati subito efficaci per interrompere gli episodi di abbuffate rapidamente, l’importante è saperli applicare nel modo corretto.
Questo piccolo stratagemma, infatti, insieme alla pratica del diario terapeutico, è capace di interrompere all’istante le abbuffate compulsive anche quelle più ingestibili.
Per riassumere, ecco i miei suggerimenti per aiutarti a gestire gli attacchi di fame ed evitare di cedere agli impulsi più irrefrenabili.
Ecco 8 suggerimenti pratici per gestire la fame emotiva (e interrompere le abbuffate)
- Riconosci la fame emotiva da quella fisica
- Identifica l’emozione dietro la fame
- Scrivi sul diario le tue emozioni
- Evita di contare le calorie o di seguire diete troppo rigide
- Evita i periodi di restrizione post-abbuffata
- Porta in tavola il piacere per saziarti
- Fai 3 respiri profondi prima di iniziare a mangiare
- Concediti ogni giorno una piccola dose di trasgressione
+1. Se non riesci a gestire la situazione chiedi aiuto perchè risolvere questo problema è possibile.
Sono sicura che questi suggerimenti, se messi in pratica, ti saranno di aiuto per gestire la fame emotiva e ritrovare un rapporto più sano ed equilibrato con il cibo e soprattutto con le tue emozioni.
Grazie.