Attacchi di panico alla guida: cosa fare per superarli (storia vera)

Attacchi di panico alla guida - come superarli

Quando la paura di guidare prende il sopravvento

Era il 2015 quando Valerio mi contatta per un problema di attacchi di panico alla guida dopo un brutto incidente.

“Mi sento insicuro alla guida, soprattutto sull’autostrada.”

Nel nostro primo incontro mi racconta che quando deve guidare su strade ad alta velocità va in ansia. Viene assalito dai pensieri negativi e si blocca.

“I pensieri negativi iniziano ad arrivare già da qualche giorno prima e questo mi manda in ansia”.

Come sempre, durante la prima consulenza facciamo insieme un’analisi approfondita della situazione e delle dinamiche disfunzionali che gli stanno impedendo di uscire dalla sua problematica.

Gli errori più comuni quando si cerca di “gestire” l’ansia

Così chiedo a Valerio cosa sta facendo per tentare di risolvere il problema. Emergono subito gli errori più comuni in cui rischia di cadere chi si sente sopraffatto dalla paura:

Valerio mi dice che quando può evita di guidare sull’autostrada, oppure chiede aiuto ai familiari per essere accompagnato e supportato durante la guida. E che, in caso di panico, lascia guidare sua moglie. Parla spesso con chi gli è vicino della sua ansia, dei sintomi che sperimenta e adotta tutta una serie di precauzioni.

Ma tutto questo, mi confessa, lo fa sentire ancora più insicuro e fragile di fronte agli altri.

“Quando arrivano i pensieri negativi”, mi dice, “cerco di non pensarci, di distrarmi, di pensare ad altro. Ma poi mi ritrovo a pensare di nuovo che sono alla guida, che ho paura di perdere il controllo del mio corpo e l’ansia mi travolge.”

Il primo passo per superare gli attacchi di panico alla guida

Attacchi di panico alla guida - come superarli

A questo punto era chiaro che tutto ciò che stava facendo per cercare di risolvere gli attacchi di panico alla guida non stava funzionando. Il suo obiettivo era tornare ad essere libero di guidare, vincere l’ansia e il panico, superare la sua paura e liberare la mente dai pensieri intrusivi che lo tormentavano.

Voleva ritrovare la serenità e aumentare la sua sicurezza in se stesso.

Prima di muoverti devi sapere dove andare, ti serve una mappa. Quindi, dopo aver messo a fuoco il suo obiettivo finale, abbiamo disegnato un piano strategico che lo aiutasse a sbloccarsi per ritrovare fiducia e sicurezza.

Così passiamo subito alle soluzioni pratiche.

Strategie pratiche per vincere il panico alla guida

Nei percorsi individuali le strategie pratiche vengono “cucite su misura” in base alla tua situazione specifica. Si tratta di percorsi estremamente personalizzati volti a raggiungere l’obiettivo nel minor tempo possibile.

Durante il percorso con Valerio abbiamo approfondito non solo le strategie per gestire gli attacchi di panico alla guida ma anche le tecniche pratiche per liberarsi dai pensieri negativi senza sforzo e gli esercizi di visualizzazione da fare a casa, per affrontare la sua paura e annientare l’ansia anticipatoria.

Già dopo i primi incontri Valerio riesce immediatamente a ottenere i primi risultati concreti, a gestire facilmente l’ansia, tanto che non ha più attacchi di panico. Si sente più confidente e sciolto alla guida da non aver più bisogno di chiedere il supporto della moglie.  

I pensieri intrusivi non lo travolgono più.
In quel momento la sua autostima era in salita e aveva acquisito una nuova sicurezza in se stesso.

L’errore più pericoloso: fermarsi troppo presto

A questo punto però, spinto da situazioni personali che gli impedivano di proseguire, decide di interrompere il percorso.

Ma c’è una cosa che devi sapere: la fase di potenziamento e mantenimento è fondamentale per risultati duraturi e stabili nel tempo. Se si salta questo passaggio il lavoro non è completo e le ricadute sono dietro l’angolo.

Alcuni mesi dopo, infatti, Valerio mi contatta perché (come previsto) il problema si era ripresentato di nuovo. La cosa positiva è che grazie agli strumenti pratici che aveva ricevuto nei primi incontri riusciva a tenere sotto controllo la situazione. Ma sentiva che qualcosa gli stava sfuggendo di mano, così decide di chiedere il mio aiuto.

Ecco perché adesso la fase di potenziamento, con incontri di follow up, l’ho inserita come parte integrante del percorso. È come una garanzia nel lungo termine per evitare ricadute e risolvere il problema in modo definitivo, per sempre.

Serve un metodo pratico e strumenti concreti

Ricevo ogni giorno centinaia di richieste di persone che mi dicono di aver fatto anni di terapia e che non sono riuscite ad uscirne. Quando approfondisco scopro che spesso non hanno ricevuto nessuna indicazione pratica, che hanno preso farmaci, ma senza risolvere un bel niente.

Oppure quando sembra di aver placato i sintomi, a distanza di poco tempo, tutto esplode di nuovo. E il problema si ripresenta più forte di prima. Così perdi fiducia e inizi a chiederti ma funzionerà?… E se fallissi di nuovo?

La verità è che in terapia non basta solo parlare, è necessario sapere cosa fare e come farlo. Ma non basta conoscere le strategie pratiche, bisogna saperle applicare, allenarle. Per questo nel percorso, spiego sempre il senso che c’è dietro alle tecniche che condivido.

L’obiettivo principale è rendere le persone libere, autonome e non dipendenti dalla terapia o dai farmaci. Per questo il percorso è breve e pratico, senza troppi fronzoli e inutili teorie. Assomiglia molto più ad un training di competenze, è un allenamento.

Non è sdraiarsi sul lettino passivamente, a parlare del passato. Con il terapeuta che non ti dice una parola. Oppure che ti da qualche spunto ma poi non sai come fare per metterlo in pratica quando torni alla tua vita quotidiana.

Nel percorso si scende in campo, insieme. E si fa un viaggio, meraviglioso, verso una vita serena, piena e finalmente libera.

Come ha superato gli attacchi di panico alla guida?

Ti starai chiedendo: Come è andata per Valerio?

Sono passati 10 anni da quel primo appuntamento. Ma la terapia, che abbiamo ripreso dopo quella brusca interruzione, è durata una decina di incontri nell’arco di pochi mesi.

Oggi Valerio guida ancora senza problemi, anche di notte. I tunnel e le gallerie non lo spaventano più e nemmeno l’alta velocità. Non ha più avuto attacchi di panico e spesso mi racconta dei suoi lunghi viaggi in auto per lavoro e per piacere.

Se anche tu ti riconosci nella storia di Valerio e stai cercando un modo pratico per uscire dall’ansia, puoi iniziare da qui il tuo percorso.

Oppure puoi partecipare al prossimo percorso di gruppo Liberi dall’Ansia, con workshop e incontri online che ti guidano per mano verso una vita libera dall’ansia.

Se invece vuoi accedere alle tecniche pratiche da seguire in autonomia segui la Masterclass specifica per Vincere ansia panico e paura.

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